Il bonus trasporti 2023 è un’agevolazione indirizzata a coloro che hanno un reddito che non supera i 20.000 euro a differenza dei 35.000 euro che erano stati previsti durante l’agevolazione dello scorso anno.
Un bonus i cui dettagli saranno resi pubblici attraverso un decreto attuativo il quale dovrà essere pronto entro e non oltre il 14 febbraio.
Il 31 dicembre del 2022 è terminato il bonus trasporti, un’agevolazione che ha avuto molto successo.
Ed è proprio questo motivo che l’esecutivo ha voluto offrire al popolo italiano un’alternativa simile.
Così hanno scelto di agevolare coloro che utilizzano i mezzi pubblici con regolarità e che scelgono anche di sottoscrivere un abbonamento per spostarsi da un luogo all’altro.
In particolar modo, il governo ha voluto procedere ad un rifinanziamento all’interno del decreto trasparenza dei prezzi benzina con un’agevolazione che prevede un finanziamento di 100 milioni di euro del celebre bonus 60 euro.
E’ questo l’importo che potrà essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti o biglietti per il trasporto pubblico locale.
Il bonus trasporti 2023 potrà essere sfruttato da coloro che hanno un reddito che non supera i 20.000 euro.
Ricordiamo che nel 2022 quest’agevolazione poteva essere sfruttata da tutti coloro che non superavano la soglia di 35.000 euro di reddito.
Un bonus nominativo che sarà usato solo da colui il quale è intestato e sarà utilizzabile soltanto per l’acquisto di un solo abbonamento.
Questo non forma nessun reddito imponibile e quindi non verrà valutato ai fini ISEE.
Sembra che non siano stati aggiunti dei requisiti particolari e che quindi non sia molto differente dal bonus trasporti dello scorso anno.
In poche parole questo consiste in uno sconto di 60 euro per coloro che si spostano con i mezzi pubblici oppure che acquistano un abbonamento.
L’unica differenza sostanziale è nel requisito del reddito. Se nel 2022 questo poteva essere utilizzato da tutta quella platea il cui reddito non superava 35 mila euro, nel 2023 il tetto cambia notevolmente passando quindi ad una cifra non superiore a 20.000 euro.
Una misura che il governo ha deciso di non prolungare inizialmente nella Manovra.
L’ex ministro del lavoro del governo Draghi, Andrea Orlando, nei giorni passati aveva quindi deciso di presentare un ordine del giorno su questo argomento.
In base a ciò che è possibile leggere all’interno del testo del decreto carburanti, il bonus trasporti potrà essere richiesto attraverso la piattaforma nata nel mese di settembre del 2022 anche se i dettagli verranno aggiunti all’interno di un nuovo decreto attuativo.
Questo verrà pubblicato entro la data del 14 febbraio da parte del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali affiancato da altri dicasteri competenti.
La prima agevolazioni, proprio come possiamo leggere sul sito del ministero, spettava a chiunque aveva la possibilità di richiederlo sia per sè stesso che per un beneficiario che non aveva ancora compiuto 18 anni.
Era molto importante che il richiedente possedesse una qualsiasi tipo di identità elettronica tra cui SPID o CIE e che andasse ad indicare il codice fiscale di colui che avrebbe poi potuto beneficiare del bonus.
In questo modo quindi il genitore poteva tranquillamente fare richiesta per il figlio minorenne.
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