Dovrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana il nuovo decreto del governo a sostegno di lavoratori, famiglie e imprese messe a dura prova dall’emergenza coronavirus. Un piano di aiuti e interventi da circa 70 miliardi di euro, che, secondo diverse indiscrezioni, potrebbe contenere al proprio interno anche un bonus vacanze sotto forma di detrazione fiscale per coloro che decideranno di prenotare un soggiorno estivo in Italia. L’obiettivo della misura, che al momento resta comunque solo una delle diverse ipotesi al vaglio dell’esecutivo, sarebbe naturalmente quello di incentivare i cittadini a passare le proprie vacanze nel Belpaese, aiutando così il comparto turistico a ripartire dopo la brusca frenata dovuta alle stringenti misure di contenimento del virus.
Bonus vacanze 2020, l’ipotesi al vaglio del governo
All’interno del decreto di fine aprile, dunque, potrebbe trovare posto anche un sostegno indiretto al settore turistico sotto forma di sgravio fiscale per le famiglie che decideranno di passare le prossime vacanze in Italia. Nello specifico, il bonus riguarderebbe lavoratori dipendenti e autonomi con un reddito annuale tra i 7.500 e i 26mila euro che prenoteranno un soggiorno di almeno tre notti presso una delle numerose strutture ricettive della penisola. La detrazione fiscale andrebbe da un minimo di 100 euro fino ad un massimo di 325 euro, a seconda del numero di persone componenti il nucleo familiare. Il costo della misura si aggirerebbe attorno al miliardo e mezzo di euro.
Come detto, si tratterebbe al momento solo di un’ipotesi, che tuttavia non ha mancato di sollevare più di qualche perplessità. Infatti, se da una parte è lecito e doveroso pensare alla ripartenza di un settore fondamentale per il Paese come quello del turismo, dall’altra parte tale misura, qualora venisse confermata, sembrerebbe scontrarsi con l’attuale clima di incertezza in merito alla possibilità di porre fine alle restrizioni nel breve periodo. Quello che da più parti ci si chiede, infatti, è quale utilità possa avere ora un tale provvedimento in mancanza di indicazioni certe sulla reale possibilità di programmare soggiorni estivi. Al momento in effetti sono state più le controindicazioni a tal proposito: dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, nei giorni scorsi in diversi si sono affrettati nel ribadire come sia ancora prematuro fare ragionamenti in merito alle prossime vacanze estive. Ma soprattutto, verrebbe da chiedersi quanti dei cittadini a cui il bonus vacanze parrebbe destinato siano al momento effettivamente interessati a programmare soggiorni estivi, visto l’eccezionale momento di difficoltà economica che il Paese sta vivendo.
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