Boosta: ‘Amici? Non lo rifarei, la musica passa in secondo piano’

Boosta, tastierista e fondatore dei Subsonica, ha fatto parte del cast dei professori di Amici di Maria De Filippi durante l’edizione numero sedici. Poi, ha preferito lasciare la Scuola e tornare a dedicarsi alla musica, ma quell’esperienza televisiva non la rifarebbe più.

A dichiararlo lo stesso Boosta – all’anagrafe Davide Dileo – che, intervistato da Vanity Fair, ha commentato il suo percorso ad Amici: ‘Non lo rifarei più perché non mi sento a mio agio in quel contesto’. Con queste parole, il tastierista dei Subsonica ha ammesso di non essere stato contento di quella esperienza, ma di non essere affatto infastidito dal mondo dello spettacolo. Anzi, la tv gli piace, ma la passione per la musica resterà sempre la sua priorità e, nel talent show di Canale 5, spesso passava in secondo piano.

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Boosta: ‘Quei ragazzi non capiscono che lo scopo è la musica’

‘Mi piace troppo la musica che in quel contenitore passa in secondo piano’ – ha spiegato Boosta, ammonendo l’atteggiamento dei ragazzi che partecipano ad Amici.

‘Quello che non capiscono quei ragazzi è che lo scopo è la musica, non il successo’ – ha continuato il tastierista e produttore che, durante la 16esima edizione, ha conosciuto alcuni talenti.

I cantanti della Scuola, dunque, sembra non abbiano soddisfatto il produttore musicale che non ha ritenuto Amici di Maria De Filippi il modo migliore per sfondare nell’ambiente.

Eppure, la sua partecipazione al talent show nacque da una sorta di sfida con se stesso che, evidentemente, non è riuscito a vincere.

‘Forse, la verità è che sapevo di non poter cambiare il corso di un programma televisivo’ – ha detto – ‘Ma credo di aver fatto il possibile per dare una mano a questi ragazzi che vogliono fare musica’.

Boosta e il ritorno dei Subsonica

Archiviata l’esperienza ad Amici, Boosta è tornato a fare musica insieme ai Subsonica che, dopo quattro anni di silenzio, sono usciti con un nuovo album, 8.

‘Ripartiamo da un suono smaccatamente anni 90 per guardare al futuro’ – hanno raccontato in conferenza stampa – ‘Gli anni 20 saranno i nuovi anni 90’.

‘Abbiamo dovuto riallinearci, non è stato facile. Il punto di caduta delle nostre idee però alla fine è venuto in maniera naturale’ – ha chiarito Boosta.

‘Ogni volta che facciamo un disco questo prende una direzione diversa da quella prevista’ – ha continuato – ‘Il nostro è un gruppo senza un leader ma con una guida collettiva’.

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