[didascalia fornitore=”foto”]da Twitter / Mauro Del Grosso[/didascalia]
Sono anni che gli abitanti di Borgotaro denunciano un problema insostenibile in paese, reso invivibile da una situazione dell’aria preoccupante. Fin dal 2016, infatti, semplici cittadini e associazioni del luogo hanno portato a galla i disagi dovuti alla presenza nell’aria di sostanze maleodoranti e irritanti. In buona sostanza potremmo dire che la puzza ha preso in ostaggio Borgotaro e i suoi residenti. Ma da dove ha origine il cattivo odore così diffuso in questa zona della provincia di Parma?
E’ la Laminam a emettere sostanze inquinanti maleodoranti?
Tante persone ripetono fin dal 2016 che la presenza della puzza sarebbe dovuta alle emissioni della ditta Laminam, aperta nel 2016, ma l’azienda che produce lastre in ceramica ha sempre negato ogni responsabilità ritenendo non reale la possibilità di fuoriuscite odorigene nocive dai camini dei suoi stabilimenti.
Per evitare un braccio di ferro che non porta a nessuna parte, dopo mesi e mesi di dibattiti, confronti, contestazioni e manifestazioni – e soprattutto dopo che nonostante l’uso di alcuni filtri, la situazione del piccolo centro di seimila anime non è migliorata di una virgola – si è deciso di adottare un provvedimento di comune accordo con l’azienda, volto ad acquistare delle attrezzature di monitoraggio e controllo dell’aria, con pubblicazione in tempo reale dei risultati.
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Borgotaro, attivato il tavolo di controllo su emissioni Laminam
Lo scorso 21 maggio è stato quindi attivato il tavolo di controllo sulle emissioni della Laminam, con lo scopo di ‘garantire e preservare la qualità della vita nel comune di Borgotaro, fornendo alla comunità una completa e corretta rappresentazione rispetto alle problematiche manifestate e segnalate’, non solo per quanto riguarda la puzza, ma che in relazione all’insorgere di sintomi aspecifici di tipo sanitario, come mal di gola, nausea e irritazioni alla pelle.
Il Tavolo di garanzia sarà coordinato da Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna, che garantirà la tempistica delle attività e l’informazione unitaria e omogenea alla cittadinanza di Borgo Val di Taro. Il protocollo sarà finanziato dalla Regione Emilia-Romagna fino alla fine del 2018 con possibilità di rinnovo.
Hanno firmato il protocollo: l’AUSL di Parma – Distretto Valli Taro e Ceno; Arpae Parma; l’Associazione Legambiente di Parma – Circolo Alta Val Taro; la Società Laminam Spa; le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl, Uil e delle Rsu dei lavoratori; l’Associazione sindacale dei Datori di Lavoro, Unione Parmense degli industriali; la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Parma; l’Associazione dei Piccoli Produttori dell’Alta Val Taro.
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Il Tavolo si doterà di Comitato tecnico-scientifico ambiente/salute, con referenti di alto profilo scientifico designati dai componenti del Tavolo stesso, sarà coordinato da un funzionario designato dalla Regione Emilia-Romagna esperto del settore ambiente e salute, e sarà supportato anche dal Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) e l’Istituto superiore di Sanità (Iss).
Il Comitato lavorerà per definire un metodo di analisi condiviso finalizzato allo studio della qualità dell’aria di Borgotaro e all’analisi dei profili sanitari, e metterà a disposizione del Tavolo di garanzia i risultati degli studi e delle analisi di monitoraggio. Un passaggio decisamente importante per condividere le informazioni e dare garanzie sanitarie ed ambientali ai cittadini.