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Boris Nemtsov, leader dell’opposizione russa a Vladimir Putin, è stato colpito dai sicari con quattro colpi di arma da fuoco nella notte tra venerdì e sabato 28 febbraio 2015. Fisico di formazione, Nemtsov aveva 55 anni e nella seconda metà degli anni ’90 era stato indicato come un possibile successore di Boris Ieltsin al Cremlino. Ecco una biografia dell’oppositore russo Boris Nemtsov.
Gli studi
Dal 1976 al 1981 studia fisica all’università statale di Gor’kij. Nel 1986, in seguito al disastro di Cernobyl, Nemcov organizza un movimento di protesta per impedire la costruzione di una nuova centrale elettronucleare. Nello stesso anno, si propone come candidato indipendente per le elezioni del Congresso dei Deputati del Popolo Sovietico come candidato indipendente, ma la commissione elettorale locale, controllata dal Partito Comunista, glielo impedisce.
Il delfino di Ieltsin
Nel 1989 Nemtsov riesce a prendere parte alle elezioni del Congresso dei Deputati del Popolo Sovietico. Il suo programma prevede una serie di riforme, radicali per l’epoca, e di idee a sostegno di una democrazia multipartitica e dell’impresa privata. Nel 1997, Nemcov è nominato primo vicepremier della Federazione Russa, con lo specifico compito di apportare riforme nel settore energetico. In questo periodo era stato indicato come un possibile successore di Boris Ieltsin al Cremlino. Già governatore di Nizhni Novgorod, era arrivato a ricoprire importanti incarichi di governo a Mosca imponendosi come un riformatore.
Apertamente contro Vladimir Putin
Più tardi aveva fondato l’Unione delle Forze di Destra – una formazione liberale – assieme all’ex premier Serghiei Kirienko e all’altro ex vicepremier Anatoli Ciubais, ma a differenza di questi, fin dai primi anni 2000 si era schierato in aperta critica nei confronti di Vladimir Putin. Già nel 2009, Nemstov ha subito un attentato, quando qualcuno gli ha lanciato in faccia un liquido contenente cloruro di ammonio. Con il presidente in carica Vladimir Putin – da lui accusato di autoritarismo – ha duramente polemizzato in tutti questi anni, seppure da posizioni minoritarie nel Paese.