Borsa: i titoli sono crollati e, di conseguenza, si è registrato un incremento dello spread. Avviata azione di contenimento.
I principali indici europei hanno iniziato la settimana con diversi tagli che, nel caso dell’Ibex 35, significa perdere il 2% in area 8.500 punti. Intanto l’EuroStoxx 50 si attesta sopra i 4.000 punti con il taglio in questi primi minuti di contrattazioni di lunedì e il percorso che disegnano i futures anche per Wall Street punta a proseguire il crollo dovuto all’incertezza scaturita alla mancanza di liquidità nel mercato finanziario settore.
Gli investitori continuano a monitorare attentamente gli sviluppi nel sistema bancario globale e la possibilità che la crisi si estenda ad altre entità.
E, poiché la decisione di UBS di acquistare Credit Suisse è quotata, il titolo si sta preparando per la decisione della Federal Reserve statunitense di questa settimana, che secondo Bloomberg, dovrebbe aumentare di 25 punti base.
Questi nuovi ribassi del mercato azionario europeo hanno lasciato i principali indici di riferimento vicini alla loro zona di acquisto.
Secondo l’analisi tecnica del consigliere di Ecotrader, Joan Cabrero, l’avvicinamento dell’EuroStoxx 50 all’area dei 4.000 punti (precisamente alla linea dei 4.025 che ha perso lunedì) consente al selettivo di avvicinarsi al suo obiettivo: 3.900 punti.
Un livello che se perso, secondo Cabrero, potrebbe annunciare ulteriori ribassi in Europa.
“Tuttavia, sembra difficile pensare che il raggiungimento di questo supporto di 4.025 punti possa essere il minimo e causare qualcosa di più di un altro vulnerabile rimbalzo, dopo il quale le cadute potrebbero continuare“, ha affermato l’esperto.
Ecco perché indica i 3.900 punti come un’opportunità a lungo termine.
Più importante è l’evoluzione di Wall Street di questa settimana, in relazione alla decisione del presidente della Fed, Jerome Powell.
“In una settimana difficile per le borse europee, colpisce la buona performance dei principali indici nordamericani, in particolare della tecnologia, che, come insisto da giorni, ha smesso di essere il brutto anatroccolo delle borse“, ha sottolineato Ecotrader.
Negli Stati Uniti la situazione è la stessa. Il debito decennale degli Stati Uniti è al 3,33%. È stato il reddito fisso a breve termine, però, che ha subito il più grande taglio dei rendimenti nelle ultime sessioni.
Meno di dieci giorni fa il debito obbligazionario degli Stati Uniti ha superato il 5% mentre alla chiusura della scorsa settimana si attestava al 3,68%.
Il mercato sta valutando un taglio della domanda mondiale di carburanti se la crisi finanziaria infetterà più entità.
Tale situazione ha portato il prezzo del greggio a contrarsi. Il barile di Brent, punto di riferimento in Europa, è scambiato a 71 dollari al barile, il livello più basso da dicembre 2021.
Finora nel 2023, il Brent è sceso del 17%, mentre il benchmark negli Stati Uniti, il WTI Texas ha perso quasi il 19% a 65,3 dollari al barile.
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