La Borsa europea ha segno positivo per la prima seduta della settimana. Nonostante Covid, molti Paesi sperano nell’inizio delle campagne di vaccinazione. Complico anche le nuove misure di stimoli annunciate dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Nel nostro Paese, inoltre, continua l’effetto Draghi e a Piazza Affari il FTSE MIB guadagna punti.
Spread in calo, scende a 90 punti base
Lo spred aveva chiuso venerdì a 92, ma oggi torna a calare attestandosi sui 90 punti base. Il differenziale tra tra BTp e Bund starebbe infatti beneficiando dell’arrivo dell’ex numero uno della Bce Mario Draghi alla giuda del Paese. Sabato il nuovo Presidente del Consiglio ha prestato giuramento e la Borsa italiane hanno dato una risposta positiva al cambio.
Segna un rialzo, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark, allo 0,51% (venerdì aveva chiuso a 0,50%).
L’euro guadagna terreno sul dollaro nel mercato dei cambi, passando a 1,2140 (in rafforzamento dalla scorsa settimana).
Sale il petrolio a beneficio di titoli italiani
Complici le speranze di ripresa foraggiate dall’insediamento Draghi e dalle promesse di liquidità statunitensi, sale il prezzo del petrolio. Il future marzo sale a 60,56 dollari al barile (+1,83% sul wti), la consegna aprile sul Brent sale invece dell’1,38%, a 63,29 dollari.
Questi dati al rialzo sul prezzo del greggio premiano bene alcuni titoli italiani, tra i quali Saipem, Tenaris ed Eni.
In settimana le statistiche sulla Borsa
Mercoledì dovrebbero arrivare le indicazioni sull’andamento macro della Borsa. I verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve riveleranno quindi il possibile scenario futuro causato dalla nuova presidenza e dagli stimoli fiscali.
Venerdì invece avremo le prime stime sugli indici Pmi Ihs-Markit per febbraio, che grazie ai sondaggi sgli acquisti delle imprese dovrebbero fornire un dato sul mercato reale.