Boss mafioso ordina di uccidere la figlia perché innamorata di un Carabiniere: arrestato

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[didascalia fornitore=”Ansa”]Carabinieri in azione[/didascalia]

Ha ordinato di uccidere la figlia perché innamorata di un Carabiniere, massima “onta” per un boss mafioso. Pino Scaduto, capoclan tra i più potenti a Bagheria, è stato arrestato nel corso di una maxi operazione antimafia, dopo essere uscito dal carcere sei mesi fa, anche per aver ordinato al figlio di uccidere la sorella. Secondo quanto emerso dalle indagini, il boss avrebbe voluto ucciderla per via della sua storia d’amore con un maresciallo dei Carabinieri. “S’è fatta sbirra”, avrebbe detto al giovane che si sarebbe rifiutato di prendere parte ai piani omicidi del padre, comprensivi anche della morte del maresciallo. “Io ho 30 anni e non mi consumo per lui”, avrebbe detto il figlio a un amico intercettato dai Carabinieri. Scaduto è stato arrestato nel corso dell’operazione “Nuova alba” insieme ad altre 15 persone per diverse estorsioni ai danni di imprenditori edili tra Bagheria e Altavilla.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il boss mafioso, componente della Cupola con Totò Riina e Bernardo Provenzano, ha scoperto dei progetti amorosi della figlia dal carcere, dove stava scontando la pena a seguito dell’arresto nel 2008, uscendone sei mesi fa.

Oltre all’onta di una figlia che aveva rinnegato il clan e la famiglia, scegliendo di vivere il suo amore con un uomo dell’Arma, Scaduto stava anche progettando di ricostruire la Cupola e di riprendere il potere a Bagheria: come killer per i suoi progetti mafiosi aveva scelto il figlio che però si è rifiutato di rischiare il carcere, lasciandolo solo nei suoi piani omicidi.

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