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Dopo i tre Golden Globe e le sei nomination agli Oscar 2015, il 22 gennaio torna nelle sale Boyhood, il film di Richard Linklater girato nell’arco di ben 12 anni che racconta la crescita di un ragazzo dall’età di 6 anni fino ai 18, e l’evoluzione di tutto il mondo che lo circonda. Boyhood era già uscito nelle sale italiane lo scorso 23 ottobre 2014 passando quasi inosservato: ora però la Universal Pictures ci riprova contando sulla grancassa mediatica dopo le candidature agli Oscar e sulle recensioni ultra-positive che la critica ha riservato al film.
La storia comincia nel 2002 quando il piccolo Mason Evans (Ellar Coltrane), un bambino di 6 anni, deve affrontare un grande cambiamento: la sua amata e combattiva mamma single Olivia (Patricia Arquette) ha deciso che lui e sua sorella maggiore Samantha (Lorelei Linklater) devono trasferirsi a Houston in occasione di un riavvicinamento del padre spesso assente, Mason Evans Sr. (Ethan Hawke) di ritorno dall’ Alaska. Inizia così una fase movimentata della vita di Mason che tra vicende familiari fatte di controversie, matrimoni vacillanti e nuove nozze, cambi di scuola, primi amori e prime delusioni sentimentali, gioie e paure, lo accompagnerà fino al compimento dei 18 anni e all’ingresso nel college.
Boyhood è un’esperienza cinematografica assolutamente innovativa che il regista statunitense Richard Linklater (Slacker, Prima dell’Alba e i suoi due sequel, Tape, School of Rock) ha progettato nel 2002, quando annunciò che per 12 anni, una volta all’anno, avrebbe radunato la stessa troupe e lo stesso cast per girare le scene di un film dal titolo provvisorio The Twelve Year Project, in modo da seguire la naturale crescita dei personaggi (e il naturale invecchiamento degli attori). Seppur tra il primo e l’ultimo ciak sia trascorso un arco di tempo così lungo, precisamente dall’estate del 2002 al mese di ottobre del 2013, per la lavorazione del film sono stati sufficienti appena 39 giorni di riprese.
Il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: Boyhood è una straordinaria avventura unica nel suo genere, epica e intima allo stesso tempo, che mostra il passaggio dalla spensieratezza dell’adolescenza alle difficoltà della famiglia moderna, attraverso il passare inesorabile del tempo. Il film non si sofferma solo sui rapporti umani ma mostra anche l’evoluzione degli oggetti d’uso quotidiano, tecnologici e non, e i cambiamenti culturali, sociali e politici degli ultimi 12 anni.
Bravissimo il protagonista principale Ellar Coltrane nella parte di Mason, scelto da Linklater ancora bambino ma ormai diventato adulto (ha compiuto 20 anni lo scorso agosto), e ottime anche le performance di Ethan Hawke, attore-feticcio del regista di Houston, e di Patricia Arquette (la celebre Allison DuBois della serie televisiva Medium) nella parte dei genitori. Non a caso stanno tutti facendo collezione di premi (oltre ai già citati tre Golden Globe e in attesa degli Oscar, anche la miglior regia a Berlino, tre Critics’ Choice Movie Awards e un Gotham Award).
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