Bradley Cooper non sarà alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare “Maestro”. L’attore in solidarietà allo sciopero.
Sta diventando un problema anche l’organizzazione dei festival e delle kermesse cinematografiche, dopo lo sciopero in corso da parte degli attori di Hollywood del sindacato, oltre alle lavorazioni e ai set interrotti. Un momento che potrebbe costare qualche stella anche alla Mostra di Venezia, che intanto dice addio a una delle più grandi: Bradley Cooper. L’attore non sarà presente in Italia a presentare il suo secondo atto da regista, “Il Maestro”, in solidarietà con i colleghi in sciopero.
Venezia non avrà Bradley Cooper. L’attore americano infatti si è a modo suo unito alla protesta del sindacato degli attori di Hollywood affermando che non sarà presente all’80esima mostra del Cinema della Laguna, come gesto di solidarietà per chi sta manifestando per i propri diritti.
Dopo le lavorazioni dei film, i set interrotti, e i rinvii – ai quali già il direttore Alberto Barbera aveva dovuto far fronte – anche organizzare un festival del Cinema è diventato un problema nell’estate dello sciopero partito da Los Angeles che ha riguardato il settore cinematografico.
Bradley Cooper, che porta alla Mostra il suo nuovo film “Maestro“, seconda opera dell’attore americano da regista che correrà per il Leone d’oro, ha scelto dunque di porgere la mano a chi sta scioperando tra attori e autori Sag-Aftra.
Nelle scorse ore era stato TheWrap a rilasciare alcune indiscrezioni al riguardo. Rumors confermati nel pomeriggio di oggi. Il film, Maestro, dedicato a Leonard Bernstein compositore interpretato proprio da Cooper, parla dell’amore e del rapporto con Felicia Montealegre la moglie del compositore interpretata dalla splendida Carey Mulligan. La pellicola è stata prodotta da Steven Spielberg e Todd Philips insieme a Martin Scorsese e distribuita da Netflix.
La stagione dei premi dunque rischia un collasso nell’estate delle manifestazioni sindacali hollywoodiane.
Due sono le ipotesi al momento per Alberto Barbera, che ha già visto lo slittamento del film di apertura Challengers di Luca Guadagnino causa sciopero, e che adesso dice addio a Bradely Cooper. In primis il direttore artistico avrebbe potuto virare su Festival a stampo asiatico-europeo. Ossia, una rappresentanza extra States per non incombere in cancellazioni dell’ultimo minuto – come avvenuto per il regista di Maestro in questo caso -.
Ipotesi scartata alla presentazione del 25 luglio però, con la consegna del programma. Alla presentazione Barbera infatti ha parlato di essere al momento in contrattazione e di aver parlato con Sag-Aftra, per la concessione di una deroga per la partecipazione al Festival. Una sorta di tregua per permettere alla stagione dei festival di andare avanti, che a questo punto non è chiaro quanto potrebbe giovare gli attori che si sono impegnati per vie sindacali alle manifestazioni e agli scioperi.
Ma intanto, a Venezia, su questo si spera per non perdere altre stelle come Zendaya, che avrebbe dovuto solcare il red carpet della Laguna già il 29 settembre per la prima del film di Guadagnino.
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