Il Brasile si appresta a eleggere il nuovo presidente e il testa a testa tra l’uscente Bolsonaro e Lula sembra essere ancora sul filo del rasoio. Sembrava che Lula dovesse vincere al primo turno ma così non è stato e si attende il ballottaggio.
Un momento importante per il Brasile che si appresta a decidere sulla propria vita futura. Il ballottaggio è previsto per il 30 ottobre e questo mese di attesa ha scombinato ancora di più i risultati dei sondaggi e la campagna per il ballottaggio è stata intensa e senza esclusione di colpi.
Il Brasile sta per votare il nuovo presidente ma la situazione è davvero complicata e ogni ora che passa sale la preoccupazione nel caso la spunti Lula.
Questo perché, nonostante i sondaggi vedano un Bolsonaro in rimonta, il presidente uscente già prima delle scorse votazioni aveva sollevato il dubbio di brogli elettorali.
Bolsonaro non vuole perdere e la preoccupazione è che voglia il comando nonostante gli esiti elettorali. L’Osa vigilerà sulle votazioni e sui risultati delle elezioni in maniera imparziale trattandosi dell’organizzazione degli stati americani estranea quindi al Brasile.
L’attenzione ora è tutta riguardo alla possibilità di violenze pre e post elettorali dato che il Paese è diviso in due fazioni e da mesi gli scontri causati dall’opinione politica dei cittadini stanno causando tragedie.
Da un lato le minacce di morte all’ex presidente di sinistra Lula che combatte per i lavoratori e il popolo e dall’altra Bolsonaro che l’appoggio della chiesa evangelica e ha radunato assieme al reverendo Santiago un raduno che ha contato ben un milione di fedeli.
Bolsonaro ha utilizzato inoltre per la sua propaganda anche calciatori e volti noti dello sport internazionale come Neymar, Felipe Melo e Ronaldinho. Lula ha focalizzato l’attenzione sullo studio, sull’ambiente e sulla foresta amazzonica che sta seriamente rischiando di essere spazzata via.
Il Brasile è in fermento e attende con ansia l’ultima sfida tra Lula e Bolsonaro. I sondaggi danno ancora Lula come favorito nonostante qualche media abbia detto il contrario.
Questo però non è del tutto sbagliato in quanto Bolsonaro sta recuperando terreno. La scelta di unirsi agli evangelici e la propaganda sportiva hanno dato i loro frutti. Il partito liberale e i suoi alleati hanno stravinto le elezioni legislative e federali per 27 degli 81 senatori, tutti i 513 membri della camera e i 27 governatori degli stati.
Il leader di destra ha creato una fitta rete di seguaci e il suo potere sul popolo in è davvero molto radicato e profondo.
Lula si rivolge alla classe lavoratrice essendo un ex sindacalista e ha a cuore l’ambiente, ma soprattutto l’istruzione e la dignità che ora, a suo avviso, manca alla fascia più povera della nazione.
Tutto ancora da decidere e la sfida non avrà un vincitore netto, ma vedrà una sfida all’ultimo voto o almeno così sembra dalle ultime notizie ma si sa che in Brasile la politica è imprevedibile.
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