Un uomo è stato arrestato in Brasile perché trovato armato mentre si trovava ai festeggiamenti per l’insediamento di Lula.
Il nuovo presidente è arrivato da poco alla Cattedrale di Brasilia per la cerimonia di insediamento e sono migliaia le persone in attesa da ore nella capitale.
Arrestato un uomo in Brasile
Nella città di Brasilia, in Brasile, un uomo è stato bloccato dalle forze dell’ordine all’ingresso della zona dove era in corso al cerimonia di insediamento del presidente eletto Luiz Ignacio Lula da Silva.
L’uomo è stato identificato grazie alle perquisizioni che di prassi vengono effettuate a tutti i partecipanti ai festeggiamenti.
Arrestato e portato in caserma dai militari, dovrà ora rispondere ad alcune domande e chiarire le motivazioni del gesto che per fortuna è stato sventato prima di sfociare in tragedia.
Il presidente era con la moglie Rosangela e il vicepresidente Geraldo Alckmin con la consorte. Il gruppo, è salito a bordo della Rolls Royce della presidenza brasiliana subito dopo la cerimonia, e la polizia militare ha bloccato il sospetto poco prima dell’inizio del giuramento, avvenuto intorno alle 18.30.
L’arrestato è stato fermato mentre cercava di entrare nel luogo della cerimonia, trovato in possesso di un ordigno esplosivo e un coltello, che sono stati sequestrati.
Bolsonaro evita il passaggio di consegne
La notizia arriva a poche ore da un altro arresto analogo, infatti il giorno di Natale è stato arrestato in Brasile un uomo per aver piazzato dell’esplosivo su una cisterna nei pressi dell’aeroporto, in previsione dell’insediamento di oggi, al solo scopo di creare scompiglio.
Ma questo momento ha viaggiato parallelamente anche con la polemica scaturita dal mancato passaggio di consegne con Bolsonaro.
Per la prima volta dal 1985 infatti, un presidente brasiliano uscente ha deciso di non cingere il suo successore con la fascia presidenziale, riferendo come giustificazione il fatto che stava volando verso gli Stati Uniti e sarebbe tornato presto.
Jair Bolsonaro ha lasciato il Brasile due giorni prima della fine del suo mandato e dell’insediamento del successore, con cui fra l’altro non si è mai congratulato per la vittoria.
Pochi giorni fa ha parlato ai suoi sostenitori della sconfitta elettorale e fra qualche lacrima ha dichiarato:
“perdiamo le battaglie ma non la guerra. almeno abbiamo ritardato di 4 anni il crollo del brasile con questa ideologia di sinistra nefasta”.
Da tempo i suoi fan organizzano manifestazioni per impedire a Lula l’insediamento, chiedendo ai militari di intervenire per tale motivo. Questi comportamenti, soprattutto quelli più estremi, sono stati condannati da Bolsonaro che tuttavia, non presentandosi oggi ha confermato ancora una volta la sua ostilità verso il nuovo presidente brasiliano.