Al via i lavori per costruire una nuova barriera tra Austria e Italia, con lo scopo di limitare, in caso di necessità, un afflusso eccessivo di migranti. Secondo quando dichiarato dalla ministra dell’Intero austriaca, Johanna Mikl-Leitner, infatti, il numero dei rifugiati che raggiunge il Bel Paese attraverso il Mediterraneo, potrebbe raddoppiare, passando dai 150mila dell’anno scorso a 300mila. Proprio per questo, nei giorni scorsi, la ministra ha voluto incontrare il Angelino Alfano, per conoscere il piano d’azione dell’Italia.
La nuova barriera avrà una lunghezza di 250 metri, comprenderà l’autostrada e anche la strada statale. In una prima fase verranno smontati i guardrail e verrà modificata la segnaletica stradale. I controlli del traffico leggero e pesante verranno effettuati in un’area di parcheggio, posta a nord del confine. Nei prossimi giorni verrà anche costruito un centro di registrazione. I controlli potrebbero partire già a fine maggio, tuttavia secondo quanto dichiarato da Tomac, è una decisione che verrà presa dal ministero degli Interni a Vienna.
Il Presidente austriaco, Heinz Fischer, ha voluto subito chiarire che non è nelle loro intenzioni costruire un vero e proprio muro o creare una barriera di filo spinato, il suo è un discorso di ‘management di confine’, allo scopo di ridurre al minimo l’impatto sul transito di persone e merci.
Ha poi aggiunto: ‘Servono più controlli per chi vuole entrare in Europa’ e rassicura: ‘Il tetto dei 35mila profughi, che l’Austria intende accogliere quest’anno, non sarà un taglio netto di spada, ma un valore indicativo’. Tutto è volto a evitare di ritrovarsi con 80mila richieste d’asilo, come accaduto nel 2015.
Inevitabilmente le misure decise dal Governo austriaco non hanno trovato l’appoggio di larga parte della politica europea.
Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, dinanzi ai primi lavori di costruzione della nuova barriera al Brennero, ha dichiarato esterrefatto: ‘Siamo arrivati al muro preventivo. E’ del tutto inaccettabile non solo perché viola le norme sulla libera circolazione di Schengen, ma perché dimostra ancora una volta che si preferisce chiudersi nelle piccole fortezze nazionali invece di lavorare per una soluzione europea’ e ha concluso: ‘Dall’Austria una spallata inutile e negativa contro l’Europa’.
Sulla questione è intervenuto persino il Papa, lanciando un chiaro monito: ‘Rimuovere muri non solo figurati dell’indifferenza’. In un messaggio inviato a una conferenza stampa, si legge: ‘Come cristiani, il grande ostacolo da rimuovere per superare guerre e conflittualità, è quello eretto dal muro dell’indifferenza. La cronaca dei tempi recenti ci dimostra che se parlo di muro non è solo per usare un linguaggio figurato, ma perché si tratta della triste realtà. Una realtà, quella dell’indifferenza che investe non solo gli essere umani, ma anche l’ambiente naturale con conseguenze spesso nefaste in termini di sicurezza e di pace sociale. L’impegno a superare l’indifferenza avrà successo, però, solo se, ad imitazione del padre, saremo capaci di usare misericordia’.
Di tutt’altro avviso è invece il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che non solo non condanna la politica austriaca in fatto di immigrazione, ma la elogia: ‘Altro che il buonista Mattarella. Fa bene l’Austria che evidentemente ha politici che difendono gli interessi dei loro cittadini’.
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