Ad accorgersi della presenza della bambina e dell’animale è stato un passante, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.
I militari dell’Arma hanno cercato per qualche istante i genitori della piccola, poi hanno infranto i vetri della vettura. La posizione della mamma e del papà della bambina è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
I due sono arrivati qualche minuto dopo l’arrivo dei carabinieri.
Un’imprudenza che poteva costare cara a una bambina di appena 2 anni e a un cane, rimasti per diversi minuti in un’auto sotto il sole cocente.
L’episodio, riferito da Leggo, risale alla scorsa domenica, quando un passante ha notato un’auto parcheggiata a Desenzano del Garda, provincia di Brescia.
L’uomo si è accorto che all’interno dell’abitacolo c’erano una bambina piccola e un cane. Non vedendo nessun adulto nei paraggi, ha quindi allertato le forze dell’ordine.
I militari dell’Arma hanno cercato di rintracciare i genitori della bambina, senza riuscirci. Così, per non perdere minuti preziosi, hanno infranto il vetro anteriore dell’auto e sono riusciti a liberare la piccola e l’animale.
Sul posto è giunta anche un’ambulanza, ma fortunatamente non si è reso necessario il ricovero per la bambina, che è apparsa in buone condizioni.
Dopo qualche minuto, sono giunti sul posto la mamma e il papà della bambina. I due avrebbero riferito di non aver voluto svegliare la bambina, sapendo di poter tornare a riprenderla nel giro di poco tempo.
L’elevata temperatura di queste ultime settimane poteva però costare cara alla piccola e all’animale.
L’auto diventa infatti una trappola mortale. In un recente studio, pubblicato dalla rivista Temperature, sono stati analizzati i tempi in cui un bambino lasciato in un’auto al sole rischia un colpo di calore.
Dallo studio è emerso che nei veicoli parcheggiati al sole durante, dopo un’ora la temperatura media dell’abitacolo ha raggiunto i 46° C.
Discorso diverso – ma solo per i tempi – per un’auto lasciata all’ombra, sempre considerando le temperature roventi dell’esterno.
In questo caso, per raggiungere i 46° C, il tempo impiegato dall’auto è all’incirca di due ore. Ed è questo, secondo lo studio, il tempo impiegato dal bambino per rischiare un colpo di calore, che in parecchi casi si è rivelato fatale.
La posizione dei genitori della piccola è stata ora posta al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. I due rischiano l’accusa di abbandono di minore
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