Brescia e Bergamo sono state elette Capitali italiane della cultura 2023. Si è tenuta oggi la cerimonia inaugurale, contemporaneamente nelle due città e la prima ha visto arrivare un ospite d’onore: Sergio Mattarella.
La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014 con il fine di sostenere l’autonomia della città e puntare sulla loro creatività, sulla loro innovazione, sul loro sviluppo economico. La città eletta si aggiudica un milione di euro, insieme ovviamente al titolo che manterrà per un anno. Nel 2023, però, a dividere il primo posto saranno due città: Brescia e Bergamo.
Il passaggio di testimone ormai è avvenuto: Procida si è tolta dalla testa la corona di Capitale italiana della Cultura e lo ha consegnato a Brescia e Bergamo. Questo accadeva solo un paio di giorni fa, alla presenza del ministro della Cultura Sangiuliano, che in un lungo discorso ha affermato: “È stata una scelta fatta per decreto e legata a un fatto storico rilevantissimo. Parliamo infatti delle due province che sono state maggiormente colpite dalla prima ondata della pandemia. Sono città importanti da un punto di vista imprenditoriale ma che hanno anche delle eccellenze da un punto di vista culturale e artistico. Questo significa sottolineare la rinascita che avviene attraverso la cultura. Far rinascere le province di Bergamo e Brescia rispetto alla tragica scia di lutti che ci sono stati significa quindi ripartire dalla cultura, che può essere uno strumento di resilienza e di ripartenza”.
Alle sue parole hanno fatto eco poi le dichiarazioni del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha evidenziato quanto Procida abbia risentito positivamente del clamore generato dalla sua elezione lo scorso anno (parliamo di seicentomila presenze in un anno) e di come in effetti anche tutta la Campania abbia tratto beneficio. Per il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, invece questo “passaggio di testimone da Sud a Nord” è ancora più interessante, soprattutto alla luce del prezzo altissimo di sofferenza e vite umane” che hanno pagato e alla pena che sono riusciti a scontare soprattutto grazie alla cultura, che ha permesso loro di rinascere.
Ormai è tutto già stabilito: proprio oggi si è tenuta la cerimonia ufficiale di inaugurazione del 2023, contemporaneamente a Brescia al Teatro Grande e a Bergamo al Donizetti.
La prima location ha avuto anche un ospite d’onore: Sergio Mattarella, arrivato da Roma in aereo a Montichiari e accolto al suo arrivo dal sindaco, Emilio Del Bono, e dal governatore lombardo Attilio Fontana. Le due città hanno una cosa in comune: durante l’inizio della pandemia sono state le più colpite in assoluto dal virus, che le mise entrambe letteralmente in ginocchio. Tutti ricordano ancora oggi, quasi tre anni dopo, le immagini dei militari che trasportavano i corpi dei defunti, corpi che i familiari non avevano neanche potuto vedere un’ultima volta, per un ultimo saluto. E il legame a doppio filo tra Mattarella e Brescia, nello specifico, risale a novembre dello stesso anno, quando il Presidente si recò al cimitero di Castegnato e depose una corona di fiori per commemorare le vittime delle pandemia.
Tornando alla cerimonia, comunque, al suo arrivo tutti si sono alzati in piedi: i 205 sindaci presenti, le mille persone tutti lo hanno salutato con un lungo applauso durato tre minuti. Ad aprire l’evento un coro di bambini intento a cantare l’Inno d’Italia, accompagnati al pianoforte.
Tutto l’evento ha ruotato intorno al discorso di Mattarella, intervallato da momenti musicali affidati a un trio tutto al femminile: la violinista Giuseppe Gibboni, la chitarrista classica Carlotta Dalia e la soprano Laura Ulloa, accompagnata al pianoforte dal maestro Danilo Rea. Contemporaneamente la cerimonia di Bergamo che, come abbiamo anticipato, si è tenuta al Teatro Donizetti, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Ma questo è solo l’antipasto, perché le giornate inaugurali saranno tre. Domani, il 21 gennaio, si terrà una vera e propria festa di popolo durante la mattina in entrambe le città, mentre nel pomeriggio a Brescia si terrà una grande sfilata con quattro cortei, che partiranno dai punti nevralgici della città e arriveranno tutti a piazza della Loggia.
Intorno alle 17, poi, avrà inizio lo spazio al galà-concerto condotto da Ambra Angiolini con diversi ospiti, tra cui Fausto Leali, Francesco Renga e Frah Quintale. Contemporaneamente a Bergamo, dopo la sfilata, si partirà con la celebrazione dei Nuovi Mille e dalle 17 in piazza Vittorio Veneto si alterneranno dieci quadri caratterizzati da coreografie, musiche, animazioni grafiche.
Infine, il 22 gennaio saranno inaugurati, in entrambe le città, diversi musei e diverse mostre. A Brescia si terrà poi “Torneremo ancora – concerto mistico per Battiato”, il nuovo progetto di Simone Cristicchi e Amara, mentre a Bergamo il teatro Donizetti ospiterà lo spettacolo Cappuccetto Rosso della Compagnia La Luna nel letto.
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