Il fatto è accaduto a Rodengo Saiano, provincia di Brescia. Tuttora in corso trattative per il rilascio del bambino tra i militari dell’Arma e il padre del minore, originario dell’Europa dell’Est.
L’uomo avrebbe aggredito l’assistente sociale durante un incontro protetto, rifiutandosi di consegnarle il bambino. Sarebbe poi fuggito con il minore a Roncadelle, paesino dell’hinterland.
Aggiornamento ore 11:30
Dopo ore di trattative, finalmente il papà del bambino si è arreso e ha aperto la porta ai carabinieri. Il piccolo – con cui nelle ore precedenti i militari erano riusciti ad avere un contatto telefonico – sta bene ed è stato affidato alla madre.
L’uomo è stato quindi arrestato. Potrebbe essere accusato di sequestro di persona. Sembra che già in passato abbia avuto atteggiamenti violenti contro la ex moglie e il legale della donna, sempre per questioni riguardanti il figlio.
Il procuratore di Brescia ha spiegato che l’uomo si è pentito del gesto e si è arreso ai carabinieri, che hanno prelevato il bambino. Padre e figlio erano ormai da diverse ore in un appartamento a Roncadelle.
Stava partecipando a un incontro protetto con il figlio di 4 anni alla presenza di un’assistente sociale, quando – improvvisamente – le ha strappato il bambino dalle mani e si è rifiutato di consegnarglielo.
È quanto accaduto nel pomeriggio di mercoledì, 5 Ottobre, a Rodengo Saiano, provincia di Brescia. L’uomo, originario dell’Est Europa, sarebbe riuscito a fuggire via con il minore, rifugiandosi in un appartamento a Roncadelle, paesino dell’hinterland.
Intercettato dai Militari dell’Arma, è stato convocato un carabiniere negoziatore, preparato per affrontare situazioni così ad alto rischio. Al momento le trattative per ottenere la restituzione del bambino proseguono senza esito. L’uomo ha chiesto tempo per restituire il figlio.
Pare sia in possesso di una pistola – non è chiaro se finta o vera – che avrebbe impugnato al cospetto dell’assistente sociale.
Dopo la separazione dei genitori, il bambino poteva incontrare il papà sotto la sorveglianza di un’assistente sociale, che segue il caso. In genere, questo tipo di disposizione viene applicata quando c’è un rapporto molto conflittuale tra i due genitori o se il giudice del Tribunale dei minori rilevi un’inadeguatezza da parte del padre o della madre.
In questo caso il bambino era stato affidato alla madre – pare in seguito ai comportamenti violenti del padre – e periodicamente poteva incontrare l’uomo in presenza dell’assistente sociale.
I militari dell’Arma hanno isolato l’intero palazzo, facendo evacuare lo stabile.
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