Thierry Breton, il commissario europeo per il mercato interno e i servizi, è intervenuto ieri sera nella trasmissione Che tempo che fa per fare chiarezza sulla situazione vaccini in Italia, dichiarando che “Nel secondo trimestre ci sono 6,5 milioni e mezzo di dosi di vaccino in più per l’Italia tra aprile e giugno, in totale sono 54 milioni di dosi. C’è un’accelerazione, è più di 3 volte rispetto a quello che è stato ricevuto nel primo trimestre“.
Questa fornitura permetterà al nostro paese di raggiungere la tanto agognata immunità di gregge a fine estate, con il 70% degli adulti vaccinati già a luglio. La campagna vaccinale sembrerebbe quindi aver ingranato: a ieri, sono state 15 milioni le persone ad aver ricevuto il vaccino (10.6 la prima dose), delle quali 1 milione negli ultimi tre giorni, come indicato dal capo della Protezione Civile Figliuolo e dal ministro Speranza.
Breton ha spiegato che l’Europa ha scelto 6 vaccini, due dei quali devono ancora essere approvati. Una decisione maturata alla luce dei continui ritardi di AstraZeneca, che hanno compromesso tutta la campagna dell’Unione Europea. Il commissario non ha fatto cenno a eventuali altre forniture del vaccino più discusso di tutti (ma sicuro).
Breton: con più vaccini, possibile passaporto vaccinale europeo
Thierry Breton ha spiegato che con questo massico aumento dei vaccini e quindi di persone immunizzate, si fa sempre più concreto il passaporto vaccinale europeo.
Già da giugno potrebbe entrare in azione questo documento che permetterà ai cittadini UE di spostarsi liberamente all’interno dell’area Schengen, ma sarà ufficializzato solo se saranno state distribuite dosi sufficienti per garantire il 70% della popolazione immunizzata, ovvero che ha ricevuto anche la seconda dose, entro metà luglio. Il documento non sarà obbligatorio, nel rispetto della libertà personale, ma sarà molto utile per far ripartire attività e spostamenti.