Nel sud est dell’Inghilterra, a Dover, si è creata una situazione di caos per diversi fattori, in primis l’esodo per le vacanze pasquali verso la Francia. Colpa della Brexit? Le cause di ciò che è accaduto questo weekend.
Code di quasi 15 ore per gli automobilisti britannici che hanno viaggiato questo weekend verso la Francia, cercando di raggiungere il tunnel della Manica a Dover.
Una situazione caotica, iniziata già da venerdì scorso, non molto dissimile a quello che è successo nei mesi scorsi, con altre code lunghissime lungo le autostrade del Regno Unito. Ma quali sono le cause di tutto questo? C’entra la Brexit?
Il mal tempo unito a diversi disservizi hanno creato un esodo assurdo per i britannici diretti in Francia questo weekend, per qualche giorno di vacanza prima di Pasqua, o per coloro che dovevano trasportare merci da una nazione all’altra.
Infatti, a Dover dove inizia il tunnel della Manica per arrivare dal Regno Unito alla Francia si sono create lunghissime code di auto e camion, con attese di ore e ore, quasi 15 per i più sfortunati.
A quanto pare, l’aumento dei traghetti verso la nazione di Macron non ha avuto risvolti positivi, la situazione è ancora critica per chi vuole viaggiare verso l’Europa e le autorità portuali si sono scusate ripetuta mente per l’enorme attesa.
Ma cosa è successo esattamente? Di chi è la colpa di questi ingorghi assurdi che hanno tenuto migliaia di persone bloccate nelle loro auto?
Il maltempo e la lentezza dei controlli della autorità francesi, dicono le prime analisi, hanno influito sul caos.
I controlli devono dare l’approvazione all’imbarco verso Calais, in Francia, ma per farlo devono controllare bene tutti i documenti, soprattutto per i cittadini extra UE, come appunto i britannici.
Ci si chiede in queste ore, soprattutto dopo il weekend vissuto a Dover ma anche di altre situazioni simili viste nei mesi passati, se la Brexit abbia le sue colpe in queste attese estenuanti.
Sicuramente, controllare scrupolosamente i documenti dei cittadini britannici, che non fanno più parte della Comunità Europea, richiede un po’ più di tempo: infatti, le autorità devono apporre un timbro su ogni passaporto di queste persone, attività può rallentare i controlli.
La ministra dell’Interno britannica Suella Braverman ha rimarcato più volte in questo weekend che assolutamente la Brexit non c’entra nulla, non ha niente a che fare con ciò che è successo a Dover.
Dopo tre giorni, tutto sembra risolto, il traffico sembra normale nella zona della Manica, ma il dibattito è ancora aperto.
Infatti, l’ex ministro Sir Rober Buckland ha dichiarato: “I problemi degli ultimi giorni a Dover hanno diverse cause, ma sicuramente la Brexit ha complicato l’attraversamento della frontiera con la Francia”.
Di certo, le regole per entrare in UE ora che il Regno Unito non fa più parte della Comunità Europea sono molto diverse, più articolate e sicuramente rallentano il tutto, ma ci sarà anche qualche altro fattore importante che crea ciclicamente questo caos?
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