Brexit, il fronte anti-Ue avanti nei sondaggi

Regno Unito, discorso di Boris Johnson al Vote Leave rally a Londra

A pochi giorni dal referendum sulla Brexit, il fronte anti Europa è avanti nei sondaggi con il 52% contro il 48%. A pagare i crescenti timori legati alla possibilità dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa è la sterlina che è ai minimi con un calo dello 0,84% a 1,415 euro con gli ultimi quattro sondaggi che vedono i favorevoli alla Brexit in vantaggio rispetto ai sostenitori della permanenza britannica nell’Unione Europea.

Il rendimento del Bund decennale per la prima volta nella storia passa in territorio negativo, in scia ai timori sul referendum sulla Brexit, arrivando a -0,002%, stando ai dati Tradeweb.
Il Sun, il quotidiano più letto dagli inglesi, questa mattina si è schierato apertamente a favore della Brexit scrivendo che “un voto per l’uscita è un voto per una Gran Bretagna migliore”.
Potrebbero rimanere inascoltati gli appelli del Primo Ministro britannico che fino a ieri parlava del rischio di un buco nero tra le 20 e le 40 sterline in caso di Brexit, l’Indipendent parla di 10 punti di vantaggio dei favorevoli alla Brexit rispetto a chi invece è disposto a votare per rimanere, una notizia che ha avuto enormi ripercussioni sulle Borse Europee.
Da Bucarest, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è intervenuto sul tema: “Confido che la Gran Bretagna rimanga nella Ue e confido nella saggezza degli elettori britannici: credo sia non solo nell’interesse della Gran Bretagna e dell’Unione europea, ma anche nell’interesse della storia e del suo progresso”.

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