Il Centro studi Confindustria prevede che per effetto della Brexit il Pil italiano, quest’anno crescerà dello 0.8% e nel 2017 dello 0,6%.
A dicembre la previsione era di una crescita dell’ 1,4% e dell 1,3% nel 2017. “Gli effetti della Brexit – spiega l’Ufficio Studi di Confindustria – saranno più evidenti nel 2017”.
Dopo la vittoria del ‘Leave’ al referendum dello scorso 23 giugno, Il Csc ha rivisto la previsione al ribasso di quasi il 50%. Ma non c’è solo la Brexit a mettere a rischio la risalita economica secondo il Centro degli studi, tra le cause di un rallentamento negli scambi globali, ci sono anche le elezioni Usa e in Italia, il referendum costituzionale previsto ad ottobre, “il cui fallimento potrebbe interrompere il recupero intrapreso e far ricadere l’economia italiana in recessione”. Il ‘no’ alla riforma costituzionale provocherebbe un calo del Pil dello 0,7% nel 2017, una decisione che potrebbe pesare anche sul lavoro, gli occupati diminuirebbero di 258 mila unità per arrivare a 430 mila persone in più in condizioni di povertà.
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