Non si placa l’ira della Scozia scoppiata in seguito all’esito del referendum per la Brexit. La vittoria dei ‘Leave’ ha risvegliato i sentimenti indipendentisti e nel Paese cresce il malumore nei confronti della Gran Bretagna. Perché la Scozia dovrebbe uscire dall’Unione Europea se la maggior parte del suo elettorato ha votato per rimanere? La premier Nicola Sturgeon annuncia battaglia, con fermezza esprime la sua volontà di rimanere nella Ue, a costo di dire addio alla Gran Bretagna.
“La Gran Bretagna per la quale la Scozia ha votate per restare nel 2014 non esiste più” il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon, in un intervento alla Bbc ha chiesto un nuovo voto sull’indipendenza della Scozia dopo quello del 2014, che aveva visto vincere il fronte del no.
Nicola Sturgeon vuole rendere effettivo il pensiero del suo elettorato, così ha annunciato l’intenzione di chiedere ‘negoziati immediati’ all’Unione per poter rimanere. “Se il Parlamento scozzese deve fare una valutazione su quello è giusto per la Scozia allora sul tavolo c’è l’opzione di dire ‘noi non votiamo per qualcosa che è contrario agli interessi della Scozia’”.
La Scozia è adirata e la premier annuncia uno scontro alla pari con l’Inghilterra, alla domanda del giornalista se si immagina la “furia degli inglesi se impedirà loro di uscire”, Sturgeon risponde: “Posso, ma assomiglia alla furia di molte persone in Scozia davanti alla prospettiva di essere trascinati fuori dall’Unione contro la loro volontà”.
La Sturgeon, lo scorso sabato aveva annunciato: “E’ sul tavolo la legge per un eventuale secondo referendum per l’indipendenza dal Regno Unito”. Intanto oggi il primo ministro britannico, David Cameron, riunirà il consiglio dei ministri e i deputati per rimettersi al lavoro nel nuovo scenario della Brexit. Mentre il governatore della Bank of England, George Osborne, dovrebbe tenere un discorso questa mattina per tentare di rassicurare i mercati finanziari