Ennesima beffa di alcuni clienti nei confronti di un ristorante. È successo in provincia di Brindisi, dove due avventori hanno lascito un conto molto alto da pagare, dandosi alla fuga.
Una vera e propria coppia di truffatori “bongustai”, quella che ha beffato un ristorante di Mesagne in provincia di Brindisi, specializzato in piatti a base di pesce. I due hanno consumato un lauto pasto con tanto di antipasto, primo, secondo, caffè e amaro, prima di dileguarsi nel nulla al momenti di pagare. Al titolare del locale non è rimasto altro che presentare denuncia verso ignoti alle autorità locali. È l’ultimo episodio di questo tipo in ordine di tempo che colpisce i ristoratori.
La coppia, formata da un uomo e una donna entrambi vestiti sobriamente e molto affabili, probabilmente sono dei “professionisti” nel campo e non è escluso che abbiano rifilato la stessa truffa ad altri esercizi commerciali. È accaduto sabato 26 agosto nel centro cittadino di Mesagne, Brindisi, in piazza dei Commestibili.
Dopo essersi presentati all’ingresso i due hanno chiesto un tavolo, e una volta accomodatisi, si sono informati sul tipo di cucina del locale, procedendo quindi all’ordinazione. La coppia ha quindi selezionato dalla carta dei vini la bottiglia più costosa presente, e quindi ha proceduto all’ordinazione, che ha previsto antipasti di mare e di terra, primi e secondi piatti a base di astice e crostacei, dessert, caffè e anche amari finali.
Una serata piacevole e andata nel migliore dei modi anche per il gestore del locale, che dopo aver ricevuto la comanda finale del tavolo, su richiesta dei clienti, ha iniziato a stilare il conto, risultato essere alla fine di ben 140 euro.
Il cameriere a questo punto lo ha portato al tavolo dove, però, non c’era più nessuno. Dopo aver domandato inutilmente agli altri clienti presenti se li avessero visti allontanarsi e aver avuto risposta negativa, al titolare non è rimasto altro che presentare denuncia presso le forze dell’ordine di Mesagne.
A quanto pare, i due potrebbero essere responsabili di altre truffe ai danni di altre attività commerciali: il giorno dopo due persone simili a quelle presentatasi al ristorante hanno ordinato numerosi cocktail, tra i più costosi, in un lounge bar sempre a Mesagne, e prima ancora una segnalazione simile è arrivata da un B&b in cui alloggiava una coppia molto simile.
Non è il primo episodio di questo tipo che sta accadendo a numerosi ristoratori non solo del nostro Paese ma in Europa e che vede coinvolti alcuni nostri connazionali. Il 25 agosto scorso, un gruppo di ragazzi in vacanza a Malta, dopo aver pasteggiato, si è dato alla fuga, lasciando un conto da saldare di 100 euro.
In quel caso, a pagare, è stato il padre di uno dei giovani che, riconosciutolo dalle immagini delle telecamere di sicurezza diffuse dal titolare del locale, ha proposto a quest’ultimo di poter assumere gratuitamente il figlio per la prossima stagione estiva per “espiare” quanto commesso.
Non solo, ma pochi giorni fa, un’altra coppia di italiani, sul lago di Como, ha cercato di allontanarsi come se nulla fosse da un locale gestito da un uomo cinese di 47 anni, che tuttavia è riuscito ad intercettarli, ricevendo come “pagamento” schiaffi e pugni da parte dei due, poi denunciati.
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