Brittney Griner, confermata la condanna a 9 anni di carcere per la cestista americana

Nella giornata di oggi è arrivata la conferma della condanna a 9 anni per la cestista americana Brittney Griner, accusata di essere in possesso di stupefacenti.

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Brittney Griner-Nanopress.it

A febbraio di quest’anno è stata arrestata, nel mese di agosto è arrivata la condanna in primo grado, oggi la conferma in appello per la condanna a 9 anni di carcere per la giocatrice di basket americana, una pena pecuniaria da un milione di rubli, circa 16 mila euro.

Le accuse a Brittney Griner

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Interfax, una corte di appello di Mosca ha confermato la condanna a 9 anni per la giocatrice di basket 32enne, Brittney Griner.

L’atleta statunitense è accusata di traffico di droga: nel mese di febbraio, la Griner è stata sottoposta a dei controlli doganali agli arrivi dell’aeroporto di Mosca, rinvenendo all’interno dei suoi bagagli delle cartucce contenenti una miscela di cannabis per la sigaretta elettronica. Secondo il suo avvocato, la quantità era di circa 0,72 grammi.

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Brittney Griner-Nanopress.it

La sentenza di oggi è stata seguita in video collegamento. Per la campionessa di basket, a breve potrebbe iniziare la sua pena presso un istituto penitenziario russo, a patto che le autorità dello stato americano non riescano a negoziare con Mosca uno scambio di detenuti.

“Un errore in buona fede”

L’arresto della cestista americana pare essere diventato un vero e proprio caso diplomatico tra la Russia e gli Stati Uniti. Brittney Griner dopo essere stata arrestata in aeroporto, avrebbe ammesso le sue colpe ribadendo però che non era sua intenzione di violare la legge russa, parlando di un errore in buona fede.

“Siamo a conoscenza delle notizie provenienti dalla Russia che Brittney Griner continuerà ad essere ingiustamente detenuta sotto circostanze intollerabili dopo un altro processo farsa”.

Queste le parole del consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan.

L’avvocato dell’atleta dei Phoenix Mercury ha chiesto l’assoluzione o addirittura anche la riduzione perché ritenuta fin troppo severa. La giocatrice, rinchiusa nel carcere di Novoye Grishino, durante l’udienza che ha seguito in video collegamento, ha definito la sua sanzione “traumatizzante”.

La giudice Elena Vorontsova, durante la lettura della sentenza, ha detto che terrà conto dei mesi già trascorsi in carcere e che ogni singolo giorno verrà conteggiato come un giorno e mezzo.

Al momento non si conoscono ulteriori dettagli circa la vicenda. Nella notizia riportata dal New York Times, non è ancora noto se siano possibili ulteriori gradi di giudizio o se il suo avvocato chiederà altri appelli.

 

 

 

 

 

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