Brucellosi: vi spieghiamo i sintomi, la diagnosi e le cure. Con questo termine si indica un’infezione causata da batteri del tipo Brucella, provocata nell’uomo dal contatto con un animale infetto. La brucellosi bovina e ovina provoca mastite e aborto. Quando colpisce accidentalmente l’uomo, causa sintomi non specifici assimilabili a quelli influenzali. La diagnosi di brucellosi avviene attraverso l’osservazione del quadro sintomatologico, esami del sangue, raggi x, tac ed ecocardiografia. Le cure si basano sulla somministrazione di antibiotici.
Sintomi
I sintomi della brucellosi nell’uomo possono rendersi manifesti dopo solo alcuni da giorni dal contagio oppure a distanza di alcuni mesi. Il soggetto colpito accusa brividi, febbre, debolezza, dolori articolari e muscolari, mal di testa. Il quadro sintomatologico appare simile a quello dell’influenza; ecco perché risulta spesso difficile distinguere la brucellosi, almeno nelle sua fasi iniziali. Talvolta, i sintomi scompaiono per settimane o mesi per apparire successivamente. L’identificazione tardiva della malattia e il suo evolversi in patologia cronica, può portare all’artrite e alla spondilite, patologia reumatica invalidante. Il contagio della brucellosi nell’uomo può avvenire attraverso il consumo di latte non pastorizzato o altri prodotti caseari, di vegetali contaminati da urine infette e, più raramente, mediante la diffusione aerea se ci si trova in ambienti pieni di microbi. La malattia può essere contratta anche per via cutanea, in presenza di piccole abrasioni. La brucellosi interessa soprattutto alcune categorie professionali in contatto con il bestiame: allevatori, veterinari e macellai. La trasmissione da uomo a uomo è rara: può avvenire attraverso il latte materno o per via sessuale.
Diagnosi
La diagnosi della brucellosi si ottiene con l’emocoltura, la coltura di midollo osseo o di altri tessuti. Quando non c’è conferma batteriologica, si ricorre ad altri test sierologici più specifici, oltre a raggi x, tac ed ecocardiografia.
Cure
Le cure per la brucellosi consistono nella somministrazione di antibiotici per un periodo non inferiore alle 6 settimane, indispensabile per scongiurare il pericolo di ricadute. La terapia per la brucellosi, generalmente consiste in doxiciclina e rifampin da usare in combinazione. Nei casi più gravi può essere necessario anche il ricovero ospedaliero. Il rischio di mortalità è comunque basso.
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