Si è da poco conclusa la conferenza stampa sull’analisi dei dati del consueto monitoraggio regionale della Cabina di Regia. “C’è un rallentamento della crescita della curva epidemia in Italia e oggi vediamo i primi segnali di stabilizzazione” ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
Brusaferro: “Miglioramento complessivo del rischio”
Secondo quanto emerso durante la conferenza stampa, organizzata dal ministero della Salute, l’età media dei nuovi casi ad oggi è tra i 40 e i 50 anni. Brusaferro ha spiegato che questo è un “dato costante”, ma che comunque si comincia a vedere un decremento dei casi “anche tra gli operatori sanitari per i quali rappresenta un evento positivo dovuto alla vaccinazione”.
Quindi, ad oggi, quello che si è osservato è un “miglioramento complessivo del rischio” che, tuttavia, rimane ancora alto.
I dati delle Regioni
Infatti, nonostante non siano ancora arrivate le conferenze sui cambi di colore delle Regioni a partire da lunedì 29 marzo, il premier Draghi oggi ha confermato che, fino al 30 aprile, non ci saranno nel nostro Paese zone gialle, ma solo rosse o arancioni.
Secondo quanto emerso durante la conferenza stampa di oggi, sono cinque le Regioni a rischio alto: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lazio, Toscana e Puglia. Sono 13, invece le Regioni a rischio moderato e 3 quelle a rischio basso, ovvero: Campania, Basilicata e Provincia Autonoma di Bolzano.
Rezza: “Misure e campagna vaccinale per trascorrere un’estate serena”
“Si osserva una lieve diminuzione dell’incidenza a livello nazionale che non consente comunque di ridurre le attuali misure di restrizione” ha spiegato Brusaferro. Infatti, secondo quanto emerso, i dati richiedono di mantenere ancora “rigorose misure di mitigazione nazionali” accompagnate da “interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione”.
Sempre durante la conferenza stampa di oggi è intervenuto anche Gianni Rezza, che ha detto: “Mantenendo le misure e rafforzando la campagna vaccinale penso si possa arrivare a proficui miglioramenti per trascorrere un’estate serena”.
E ha aggiunto: “C’è una prima inversione di tendenza che è conseguenza degli effetti delle misure prese nelle scorse settimane. Il dato è positivo se si pensa che stiamo contenendo un’epidemia che è dovuta principalmente ad una variante, quella UK. Tuttavia resta un’occupazione elevata delle terapie intensive e decessi elevati, ma questo era atteso perché si sono accumulati molti casi nelle scorse settimane”.