Ci sono delle brutte notizie che riguardano i pensionati: gli assegni INPS sono in calo? La risposta da parte degli esperti non lascia dubbi.
Il Governo Meloni è all’opera per mettere ordine in merito alle pensioni. Quello che è noto a tutti quanti è di come siano aumentati gli assegni nel 2023, grazie alla rivalutazione dovuta per legge. Le notizie di questi giorni sono particolari e differenti, infatti sembra che ci siano gli assegni INPS in calo. Riguarda tutti i pensionati o solo una categoria in particolare? Facciamo chiarezza.
Assegni INPS in calo? La comunicazione per i pensionati
Non ci sono delle buone notizie, infatti gli assegni INPS al minimo sono nel mirino al momento. Sembra proprio che le quote si abbasseranno, nonostante le promesse fatte mirassero al voler alzare le pensioni minime durante questo e il prossimo anno. Una condizione doverosa per permettere al pensionato di poter vivere dignitosamente ogni mese.
La pensione minima è da sempre un grande problema che impatta sulla riforma pensionistica. La stessa è in corso di definizione da parte del Governo Meloni e dovrebbe essere pronta entro il 2024. La prestazione – in generale – dovrebbe riguardare la possibilità di ottenere un reddito normale, con contributi versati necessari per arrivare alla pensione di vecchiaia all’età corretta. In effetti, la pensione minima per anni ha portato i pensionati a richiedere prestiti di vario tipo o di cercare di ottenere un reddito aggiuntivo in ogni modo possibile.
Il punto da definire è uno solo: i pensionati mimini riusciranno ad ottenere una quota regolare a fine mese, come preannunciato in campagna elettorale. Sino ad oggi si, con gli aumenti e le rivalutazioni al pari del costo della vita.
Cosa accadrà alla pensione minima
La rivoluzione in corso dal mese di gennaio – pari allo 7,3% – non ha comunque portato ad un aumento delle pensioni minime. La prestazione ha avuto un rialzo grazie al costo della vita e alla percentuale calcolata come stabilito per legge. Purtroppo, per ora queste quote – evidenziano gli esperti – sono ancora molto basse. La comunicazione INPS ha portato un leggero sgomento tra i pensionati. Il voler aumentare le pensioni minime nel 2023 andrà a data per ora ancora da fissare.
Cosa significa? Si traduce il tutto come un rinvio a data da destinarsi, dovuto ad una problematica di bilancio da parte dell’Ente di Previdenza Sociale. Le prestazioni confermate dal Governo hanno portato ad affrontare di spese importanti, tanto che l’esecutivo ha dovuto dare lo stop ad altre misure. Quindi l’aumento della pensione avverrà in seguito e non nel 2023 come sperato.
Questo è quanto comunicano gli esperti del settore attraverso le comunicazioni INPS sui media nazionali. Nei prossimi mesi il Governo cercherà di mettere a posto la situazione, trovando nuove soluzioni e nuovi strumenti per tutti i pensionati.