Maurizio Buccarella, senatore del Movimento 5 Stelle, attacca sulla sua pagina Facebook il giorno dopo le consultazioni elettorali: “Qui a Lecce, ma certamente non solo qui, centinaia, migliaia di ragazzi ventenni a fare i ‘conta voti’, i rappresentanti dei candidati che verificano i voti che in ogni singola sezione pervengono ai loro ‘datori di lavoro’ ultra temporanei… Molti di questi ragazzi e ragazze hanno VENDUTO il loro voto per svolgere questa mansione elettorale…”.
Un sfogo lungo quello di Buccarella: “Questo è il VELENO DELLA DEMOCRAZIA. questi f.d.p. che comprano la dignità dei nostri giovani vanno spazzati via e, appena possibile, denunciati!”. Per qualcuno, si tratta di un messaggio scritto a caldo dopo le batoste che i pentastellati hanno preso al primo turno delle Comunali 2017. Quindi per nulla filtrato, come indica anche l’espressione f.d.p., che è facilmente traducibile.
Il partito guidato da Beppe Grillo non è andato al ballottaggio in nessuno dei grandi Comuni coinvolti in questa tornata elettorale. A Lecce, saranno Mauro Giliberti (Centrodestra) e Carlo Maria Salvemini (Centrosinistra) a giocarsi la poltrona di Sindaco della città salentina. Fabio Valente, il candidato del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto appena il 6,23 per cento dei voti, finendo dietro pure al candidato del Centro, Alessandro Delli Noci. Da qui, l’acredine di Buccarella, probabilmente.
Maurizio Buccarella, parlamentare grillino, è avvocato penalista e civilista. Fin dal 2007 è un seguace del M5S. Alle elezioni comunali del 2012 è stato candidato, non eletto, alla carica di sindaco della città di Lecce per il suo partito. Alle elezioni politiche del 24 e del 25 febbraio 2013, in seguito alle parlamentarie online, è risultato il più votato in Puglia, quindi è stato candidato capolista per il Movimento 5 Stelle, per poi essere eletto Senatore della repubblica.