Il consumo di arance è molto diffuso nel nostro paese, sia per il gusto dolce che le contraddistingue sia per i tantissimi benefici che sono in grado di apportare. Ecco, a tal proposito, perché non bisognerebbe mai buttare le bucce d’arancia.
Per seguire un’alimentazione completa e corretta, come tutti saprete, è indispensabile consumare quotidianamente anche frutta e verdura. I nutrienti in esse contenuti, infatti, sono fondamentali per il regolare funzionamento del nostro organismo. Le arance, in particolare, sono un vero e proprio concentrato di salute.
La polpa di tale frutto, grazie alla presenza delle vitamine A; B1; B2; C e dei bioflavonoidi, è in grado non solo di rendere più forte il nostro sistema immunitario, ma anche di proteggere le ossa; i legamenti; i tendini; le cartilagini e i denti. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, inoltre, dell’arancia non si butta via niente. Neanche la buccia.
Anche la scorza, infatti, è ricca di proprietà, ed è perfetta per contrastare il colesterolo; l’acidità di stomaco; la stitichezza; il mal di testa; l’alito cattivo; le difficoltà respiratorie causate dal raffreddore e molto altro ancora. Ecco, dunque, un modo alternativo e gustoso per consumare le bucce delle arance e godere di tutti i suoi benefici.
Per trarre tutti i benefici che le scorze d’arance sono un grado di fornire, è necessario prima lavare con accortezza le arance, in modo da eliminare tutte le impurità presenti sulla parte esterna. Successivamente, sbucciamo il frutto, tagliamo la scorza a listarelle e riponiamole in una pentola piena d’acqua. Portare a bollore e far cuocere per altri tre minuti circa. Tale procedimento è necessario per eliminare il retrogusto amaro.
Trascorsi i tre minuti, per essere certi che l’amaro venga rimosso totalmente, riponiamo le scorze d’arancia bollite in un recipiente, sciacquiamole ripetutamente e, infine, strizziamole per eliminare tutta l’acqua in eccesso.
Dopo aver portato a termine i passaggi di cui sopra, ora non ci resta che unire in un tegame le scorze d’arancia precedentemente bollite tagliate a cubetti; un trito di zenzero; dello zucchero candito e circa 200 ml d’acqua. Cuocere a fuoco alto fino a quando non iniziano a formarsi in pentola delle piccole bollicine; a questo punto, abbassare la fiamma e continuare a far soffriggere, girando il composto in maniera continuativa con una spatola finché non si addensa.
Una volta terminata la cottura, non ci resta che riporre il preparato di bucce d’arancia in un contenitore di vetro sterilizzato con chiusura rinforzata, dove potremo conservarlo per due o tre mesi.
Tale composto può essere non solo consumato come uno snack veloce e genuino, ma anche all’interno di torte e biscotti o per aromatizzare l’acqua che beviamo.
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