Le bucce di patate non si buttano, perché presto sostituiranno la plastica per il bene dell’ambiente e non solo. La Terra chiede aiuto e le aziende stanno lavorando per rivoluzionare completamente il packaging.
L’inquinamento da plastica è una delle piaghe di questo tempo, unito a tutto quello che sta accadendo nel mondo. L’uomo ha sfruttato la Terra e ha inventato elementi per distruggerla, senza considerare che questa fosse la sua casa e che fosse da preservare.
La plastica è ovunque ed è altamente inquinante, con conseguenze che possono essere disastrose coinvolgendo natura-animali e uomo. Da poco sono state trovate delle microplastiche nell’Artico, dimostrazione che mette l’accento di come questo fenomeno non sia circoscritto ad una determinata area.
Per questo motivo si stanno compiendo delle scelte alternative e dei cambiamenti, che possano aggiustare il tiro il prima possibile. Prima di vedere uno di questi metodi alternativi che possono sostituire la plastica in maniera naturale, vi ricordiamo l’Organizzazione non governativa americana Pew Charitable Trusts ha rilevato un dato come 11 milioni di tonnellate di plastica all’anno gettate in mare. Questi dati, entro il 2040, diventeranno scioccanti con 29milioni di tonnellate di plastica che invaderanno i mari e gli Oceani.
Il grande problema, che si aggiunge a tutto il resto, sono le microplastiche che si accumulano e contaminano l’acqua oltre che i pesci. Ovviamente, questo distrugge l’ecosistema e la fauna marina muore anno dopo anno. Non solo, ci sono delle microplastiche che finiscono inesorabilmente in alcuni prodotti utilizzati come sale – zucchero – miele e alcol.
Le aziende devono lavorare per risolvere questo problema in ogni modo possibile, basandosi sull’economia circolare con riciclo e riutilizzo dei vari contenitori/oggetti in plastica.
Le bucce di patate potrebbero essere la vera alternativa alla plastica. Avete presente il cartoccio che avvolge i cibi gustosi e fritti?
Ecco, forse non lo sapete ma questo involucro – nella maggior parte dei casi – è realizzato in materiale assorbente e plastico. Purtroppo non è sempre biodegradabile e spesso viene gettato nella carta.
Il progetto Peel Saver potrebbe cambiare completamente il modo di vedere le cose e utilizzare questo cartoccio. Dei giovani designer – Paolo Stefano Gentile, Simone Caronni e Pietro Gaeli – hanno pensato ad una innovazione che potrebbe presto aiutare altre aziende ad eliminare la plastica dal packaging, anche alimentare. Si tratta utilizzare le bucce di patate e creare un prodotto completamente biodegradabile e completamente naturale. Questo progetto è mirato allo street food, ma potrà essere sviluppato anche per altre realtà.
Perché proprio le bucce delle patate? Questo prodotto naturale ha un alto contenuto di fibre e amido, componenti che se lasciati essiccare possono legarsi tra loro trasformandosi in un materiale protettivo e duro.
Subito dopo si procede con un processo biologico particolare diventando nutrimento per le piante. Ad oggi non è ancora possibile mangiare anche il packaging degli alimenti, ma renderlo completamente biodegradabile è già un ottimo passo per verso il futuro.
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