Le buche stradali sono pericolose. Gli italiani lo sanno. Gli unici a non rendersene conto o a fare finta di nulla sono proprio coloro che hanno il dovere di rimediare. Chiunque non viva sulla luna o appositamente eviti di volgere lo sguardo a terra sa perfettamente che negli ultimi anni il problema delle buche stradali è notevolmente peggiorato. Gli enti pubblici ai quali spetta il compito di provvedere, soprattutto i comuni, accampano mille scuse, in particolare quella di non avere soldi. Nel frattempo le tasse, quelle comunali più di ogni altra, continuano ad aumentare.
Lo spreco che gli amministratori fanno del nostro denaro è sotto gli occhi di tutti. L’unica loro preoccupazione è mantenere se stessi e i vari personaggi più o meno raccomandabili che intorno ad essi ruotano come rapaci. Senza dimenticare le periodiche inchieste giudiziarie dalle quali emergono consolidate abitudini losche nel condurre certi appalti sui lavori pubblici.
Ma le persone normali che circolano quotidianamente sono sempre più preoccupate per le voragini che perforano le nostre strade. Oltre ai problemi economici procurati dai danni ai mezzi (pneumatici, cerchi, semiassi e meccanica in generale), soprattutto ci sono concreti pericoli per l’incolumità delle persone; in particolare per gli utenti delle due ruote, ma anche centrare una grossa buca con l’auto può provocare sbandate e invasioni di corsia, con tutto ciò che ne consegue. Nemmeno i pedoni possono stare tranquilli, perché anche i marciapiedi soffrono dello stesso problema.
Che questo sia pericoloso lo dice l’evidenza; ultimamente lo conferma anche un sondaggio i cui risultati sono stati da poco diffusi. E’ stato condotto da IPR Marketing per conto della Fondazione Luigi Guccione vittime della strada, dell’Associazione italiana bitume e asfalto (Siteb) e di Assosegnaletica.
Partendo dal dato sugli incidenti stradali in Italia (177.031 nel 2014 con 3.381 morti e 251.147 feriti), il sondaggio evidenzia che lo stato delle strade è tra le maggiori preoccupazioni in assoluto degli utenti della strada. Il rischio d’incidente è il pericolo più sentito (dal 71% degli intervistati) dopo i furti in casa (77%) e prima di scippi (67%), rapine (50%) ed aggressioni (58%).
Nell’ultimo anno 6 italiani su 10 hanno rischiato di restare coinvolti in un incidente a causa delle buche. Oltre l’80% definisce le strade come a rischio per le due ruote; il 74% per pedoni; il 65% per le auto. Il ripristino dell’asfalto è indicato come priorità reale dall’87% degli intervistati.
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