Il più grande buco nero mai visto in tutto lo spazio, con una massa pari a 21 milioni di volte quella del Sole, si trova in un angolo remoto del pianeta, per la precisione nella galassia più piccola mai osservata fino ad oggi. A fare l’incredibile scoperta sono stato alcuni astronomi americani, e sulla rivista Nature sono stati pubblicati i risultati dei loro studi: questo enorme buco, il più grande mai scoperto finora, batte ogni record precedente, e per un curioso caso si trova proprio al centro di una galassia nana.
Nella galassia chiamata M60-UCD il gruppo internazionale di astronomi coordinato da Anil Seth, dell’università americana dello Utah, ha dunque scoperto il più incredibile dei buchi neri, che sono assai più diffusi di quanto l’opinione pubblica creda: ‘M60-UCD1 è la galassia più piccola e luminosa che conosciamo e al centro ha un buco nero super massiccio‘, ha dichiarato Seth ai media. Il team ha compiuto le analisi necessarie utilizzando i dati raccolti dal telescopio Gemini Nord presente nell’osservatorio di Mauna Kea, nelle Hawaii, e quelli del più celebre telescopio spaziale Hubble. Distante all’incirca 54 milioni di anni luce dalla Terra, pari a 320 miliardi di miliardi di chilometri, questa galassia nana denominata M60-UCD1 ruota intorno ad un’altra galassia chiamata M60, le cui dimensioni sono notevolmente maggiori. Al centro si è riscontrata la presenza di un buco nero con una massa pari a 4.5 miliardi di volte quella del Sole, con il quale finirà per fondersi il buco nero della galassia nana.
Secondo gli scienziati quanto osservato in M60-UCD1 potrebbe non essere un’eccezione: molte altre piccole galassie potrebbero ospitare buchi neri dalle immense dimensioni, un residuato di spaventose colisioni stellari del passato. Dichiara ancora Seth: ‘Un tempo la piccola galassia M60-UCD1 era molto grande e aveva circa 10 miliardi di stelle. Forse 10 miliardi di anni fa è passata troppo vicino al centro di una galassia ancora più grande, che le ha strappato le sue stelle‘. Date anche le scoperte in anni recenti di un numero sempre maggiore di buchi neri, l’ipotesi formulata dagli astronomi è che l’intero universo, in continua espansione e contrazione, abbia prodotto diversi buchi neri, frutto di scontri tra galassie destinati a ripetersi anche in futuro.
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