A 20 anni dai fatti, il 34enne Chad Micheal Morrisette, vittima di bullismo omofobico, ha ricevuto le scuse formali da uno dei suoi compagni di classe, uno dei bulli che lo perseguitavano a scuola per il fatto di essere gay. Louie Amundson ha infatti scritto un aneddoto che riguardava sua figlia, e ha colto l’occasione per scusarsi con il suo ex compagno di scuola.
Nel messaggio si legge: ”Poco tempo fa parlavo con mia figlia di 10 anni di bullismo. Lei mi ha chiesto se lo avessi mai praticato nei confronti di qualcuno e con molta tristezza le ho risposto “sì”. Voglio chiederti scusa. Se vivessimo nello stesso stato, sarei venuto a scusarmi di persona. Non so neanche se ricordi, ma io si e mi dispiace”. I fatti erano accaduti in Alaska venti anni prima.
E’ lo stesso Chad (nella foto) a raccontare: ”Durante le scuole elementari e le medie sono stato insultato per ciò che ero; per il fatto di essere gay, per il fatto di essere un bambino, per tutti i motivi per cui si viene vessati. È stato terribile”. Dopo aver letto il messaggio si è commosso, ricordando che in quel periodo non poteva andare a lezione senza essere accompagnato dagli amici o da qualche adulto. Tutti i membri della squadra di football americano della scuola lo insultavano, e questo è durato per anni, fino al suo trasferimento in California, dove tutt’ora vive dall’età di 15 anni.
Nel terminare il suo messaggio, accettando e ringraziando per le scuse ricevute, ha scritto, esortando il suo ex persecutore a impedire atti di bullismo: ”Sono davvero commosso. Ti ringrazio e accetto le tue scuse. In 20 anni sei la sola persona che si pente per il bullismo che ho subíto quando eravamo piccoli. Spero che tu possa raccontare a tua figlia di esserti anche scusato per questo, e che ora ci siamo riappacificati. È sorprendente quello che 20 anni di vita e i bambini possono farci, vero?”. Louie Amundson ha detto di essere felice di essere stato perdonato.