Oggi è il primo aprile e Apple compie 40 anni, ma non è un pesce: la società con il simbolo della mela morsicata era stata proprio fondata in questo giorno del 1976 con le firme di Steve Jobs, Steve Wozniak e dello sfortunato (o solamente poco lungimirante) Ronald Wayne. Il nome originale era Apple Computer, ma per il primo macchinario si dovette attendere un altro anno quando il genio del Woz partorì Apple I che venne presentato non a caso sempre il 1 aprile, del 1977. Da quel momento sono stati fuochi d’artificio di successo seppur con qualche clamoroso tonfo, ripercorriamo a grandi linee la storia di Cupertino.
Risale dunque formalmente al 1 aprile 1976 la fondazione di Apple quando i tre soci del giorno zero apposero la propria firma sui documenti: erano i due Steven alias Steve Jobs e Steve Wozniak e il dimenticato Ronald Wayne. Chi era quest’ultimo? Forse è l’imprenditore meno lungimirante della storia, dato che lasciò la compagnia dopo appena 12 giorni portandosi a casa la miseria di 2700 dollari (con tanto di causa legale per aumentare gli 800 dollari iniziali), ufficialmente perché l’ambiente non era considerato adatto per un uomo di 42 anni, con due ragazzini di 21 e 25 pieni di sogni (Woz) e arroganza (Jobs). Nella realtà rimane il rimpianto di non aver preso parte se non alla creazione di un impero oggi valutato più di molte nazioni. Oltre al danno la beffa: Wayne vendette anche i propri contratti a un collezionista per poche centinaia di dollari, recentemente sono stati battuti all’asta per quasi 1.6 milioni di dollari.
Ma torniamo alla storia di Apple, che è impossibile da riassumere completamente in meno di un migliaio di pagine. Così soffermiamoci sui grandi successi e i grandi tonfi: dal garage di Los Altos alla prossima sede simile a un’astronave a Cupertino, dall’Apple I fino a iPhone SE sono innumerevoli i prodotti passati alla storia. Nel 1984 il successo globale con la presentazione il 24 gennaio del Macintosh, che diventa subito icona di stile e innovazione. Poi Apple II che ebbe una vita lunghissima e tenne in piedi la società nei primi anni, che certo non furono affatto facili, con grandi delusioni come il Lisa o il disastroso palmare touch Newton che forse arrivò troppo presto (1993).
Jobs fu fatto fuori dalla società che lui stesso aveva co-fondato, nel 1985 e dopo un pellegrinaggio informatico-cinematografico di successo ritornò in modo glorioso nel 1996. Sotto la sua nuova conduzione si raggiunsero i grandissimi successi dei prodotti best-seller: gli iPod, i Mac, soprattutto iPhone e iPad. Scomparve nel 2011 per un tumore al pancreas e non vide mai né Apple Watch che era fortemente voluto dal suo successore Tim Cook. Oggi Apple vale 700 miliardi di dollari e può permettersi anche di dire no all’FBI come col recente caso dell’iPhone del terrorista di San Bernardino, che Cupertino si è rifiutata di sbloccare. 40 anni di grandi eventi e avvenimenti per Apple, nel bene e nel male.