Oggi l’indimenticabile Raffaella Carrà avrebbe compiuto 80 anni. L’artista era nata a Bologna il 18 giugno del 1943. Una carriera costellata di tanti successi, quelli di Raffaella Maria Roberta Pelloni, questo il suo vero nome, da tutti considerata la “Regina della televisione italiana”, scomparsa improvvisamente quasi due anni fa a 78 anni per un tumore ai polmoni che aveva tenuto fino a quel momento nascosto a tutti. A ricordarla, oggi, tanti post sui social in suo onore, oltre a un musical che farà il suo debutto a Madrid e un cartellone a Time Square voluto da Spotify.
Raffaella Carrà è nata il 18 giugno 1943 a Bologna, e oggi in tutto il mondo si celebrano quelli che sarebbero dovuti essere i suoi 80 anni. Invece, la grande artista ci ha lasciati quasi due anni fa, a causa di un tumore ai polmoni con cui lottava da qualche tempo ma di cui non aveva fatto cenno a nessuno. Amata non solo in Italia, ma a livello internazionale, la Spagna la celebrerà con un musical a lei dedicato dal titolo Bailo Bailo, in partenza a novembre a Madrid, mentre da ieri a Time Square campeggia un cartellone con il suo volto, voluto da Spotify come ambasciatrice di Equality, grazie al suo continuo sostegno in favore della comunità LGBTQ+. Nel frattempo, su Twitter è entrato in tendenza l’hashtag #RaffaellaCarrà, con migliaia di persone che hanno voluto omaggiarla nel giorno della sua nascita.
Sono tanti, i messaggi d’affetto rivolti alla “Regina della televisione italiana”, scomparsa nel 2021 per un tumore di cui soffriva da qualche tempo, che oggi avrebbe compiuto 80 anni. Su Twitter #RaffaellaCarrà è finito in tendenza, e in tutto il mondo milioni di persone la stanno ricordando. Del resto, l’artista bolognese non era un’icona solo in Italia, ma anche all’estero dove era amatissima.
Pezzi come Pedro, Ballo ballo, Rumore e Auguri sono diventati hit internazionali, con A far l’amore comincia tu che l’ha resa la prima artista donna a posizionarsi seconda nella classifica dei singoli più venduti in Uk, con più di 13 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Da ieri la sua immagine sorridente fa bella mostra di sé su un cartellone di Time Square a New York, grazie a Spotify che l’ha voluta come ambassador di Equality, grazie al suo contributo dato alla causa LGBTQ+, per la quale è una vera icona.
E a Madrid ci si prepara a mettere in scena un musical a lei dedicato dal titolo Bailo Bailo, con debutto il prossimo 2 novembre al Teatro Capitol sulla Gran Via. “Raffella Carrà non era solo una grande donna di spettacolo. Era un’innovatrice, una donna libera, coraggiosa. Ce l’abbiamo un po’ tutti nel Dna, per quello che ha fatto, per la sua musica, per la sua storia” ha dichiarato la produttrice Valeria Arzenton.
Sergio Japino, storico compagno della Carrà, ha fornito la sua consulenza, e ha voluto ringraziare Arzenton, poiché “non ci sarebbe potuto essere regalo più bello per i suoi 80 anni”, ha dichiarato il regista e produttore.
“Saranno 95 minuti di cui 80 cantati dal vivo, con tutte le hit di Raffaella. Non ho mai conosciuto Raffaella. L’avevo invitata anni fa al premio Donne eccellenti. Non poté venire, ma mi rispose personalmente via mail. Ho coinvolto però i suoi famigliari: senza non sarei andata da nessuna parte” ha aggiunto la produttrice, che ha poi rivelato un aneddoto sul possibile debutto del musical in Italia, anziché in Spagna.
“Mi sarebbe molto piaciuto debuttare in Italia alla Scala, perché Raffaella è stata anche un’étoile. Mi hanno risposto di no perché è un musical e quindi cultura popolare” ha svelato Arzenton, aggiungendo che “Per me non esiste cultura di serie A o B, tanto più che stiamo parlando di un’eccellenza di cui dobbiamo solo essere grati e orgogliosi. Come per Paolo Conte, un’eccezione per lei si poteva fare”. Un’occasione persa, sicuramente.
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