Buone notizie in arrivo per questa platea di pensionati, che beneficerà di un sostanzioso aumento sul cedolino INPS.
A partire dal primo gennaio 2023 per tanti beneficiari dell’assegno previdenziale INPS, il cedolino sarà di importo più elevato. Ecco di quanto incrementerà l’assegno pensionistico e quali sono le soglie reddituali.
Con l’adeguamento al tasso di inflazione gli assegni pensionistici INPS hanno potuto già beneficiare dell’incremento di due punti percentuali nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno 2022. Con la Manovra 2023 le pensioni potranno beneficiare di ulteriori aumenti grazie all’introduzione dei nuovi meccanismi di calcolo. Non solo gli assegni previdenziali INPS, ma anche gli assegni sociali potranno beneficiare dell’incremento previsto a seguito dell’adeguamento in base all’inflazione.
Pensioni di vecchiaia, pensioni anticipate e assegni sociali potranno subire ulteriori aumenti in modo tale da evitare la perdita del potere di acquistare. Anche i cittadini italiani e stranieri che vivono in condizioni disagiate hanno diritto a percepire un assegno sociale rivalutato. Anche le pensioni di invalidità potranno godere di un incremento a seguito dell’adeguamento al tasso di inflazione.
Le pensioni di vecchiaia, quelle anticipate e quelli d’invalidità verranno adeguate in base alla percentuale pari a quella d’inflazione. È quanto previsto dalla Manovra di Bilancio 2023, che ha incassato la fiducia da parte del Senato. Gli assegni pensionistici di importo inferiore ad una certa soglia beneficiano di una rivalutazione al 100%, mentre gli assegni di importi superiori ad un certo tetto beneficiano di una rivalutazione di percentuale inferiore.
La perequazione al 100% è prevista per gli assegni di importo annuo inferiore al limite di 2062 euro lordi al mese. La perequazione al 90% è prevista per gli assegni di importo compreso tra i 2062 e i 2578 euro lordi al mese. La rivalutazione al 75% è prevista per le pensioni di importo superiore ai 2578 euro. Il meccanismo di ricalcolo degli assegni previdenziali va a tutelare i pensionati che beneficiano di un assegno di importo basso.
I pensionati che percepiscono la minima possono beneficiare del Bonus 75 euro, ma solo se over 75. Chi incassa assegni previdenziali di importo superiore ad una certa soglia prevista dalla normativa subiscono una perdita del potere di acquista. Ecco che per questa platea la rivalutazione monetaria non è piena.
La Manovra di Bilancio 2023 ha previsto la rivalutazione monetaria non solo degli assegni previdenziali INPS, ma anche degli assegni sociali e delle pensioni d’invalidità. Pensioni sociali e pensioni d’invalidità sono di importo inferiore alle 4 volte la minima, di conseguenza, la perequazione monetaria è piena e pari al 100%.
L’assegno sociale di importo pari a 468 potrà beneficiare di una percentuale di rivalutazione pari a 8 punti percentuali. Di conseguenza, la pensione sociale aumenterà di circa 37 euro al mese, ovvero 444 euro all’anno. Per quanto concerne la pensione di invalidità civile, l’assegno di 292 euro aumenterà di circa 24 euro al mese, ovvero 288 euro all’anno.
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