Dal 9 settembre 2017 partono le nuove regole sui Buoni Pasto. I ticket che vengono consegnati ai lavoratori in sostituzione della mensa potranno essere fruiti anche in maniera cumulativa fino a un massimo di otto. I buoni pasto per la mensa potranno essere spesi anche nei supermercati oltre che nei bar, nei mercati e in esercizi commerciali come gli agriturismi.
BUONI PASTO: NUOVE REGOLE DAL 9 SETTEMBRE
Dal 9 settembre entrerà in vigore il decreto ministeriale del 7 giugno 2017, n. 122 (già pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 agosto 2017) con nuove regole per quanto riguarda l’uso dei buoni pasto: sarà quindi consentito l’uso cumulativo dei buoni pasto, per un totale di otto buoni, che restano “non cedibili” e non convertibili in denaro e sono “utilizzabili solo dal titolare” e “per l’intero valore facciale”, comprendente l’Iva. Non si può quindi ottenere resto in denaro se si spende un importo inferiore a quanto stampato sul buono mensa.
I buoni per la mensa devono essere corrisposti alla totalità o a gruppi omogenei di lavoratori in base al numero di giorni in cui si effettua la prestazione lavorativa; i beneficiari possono essere dipendenti sia a tempo pieno che parziale e anche collaboratori.
Dal punto di vista fiscale, nessuna tassazione né contribuzione previdenziale è dovuta relativamente ai buoni pasto cartacei corrisposti ai lavoratori, fino a 5,29 euro al giorno, o in alternativa, fino a 7 euro per i ticket in formato elettronico (in quest’ultimo caso, con decorrenza dal 1°luglio 2015). Se si considera il numero degli otto buoni, il limite complessivo dovrebbe essere 42,32 euro nel caso di buoni cartacei e 56 euro nel caso dei ticket elettronici (esentasse).
AUMENTANO GLI ESERCIZI DOVE SPENDERE I BUONI PASTO
Inoltre nel provvedimento sono evidenziati “gli esercizi presso i quali può essere erogato il servizio sostitutivo di mensa reso a mezzo dei buoni pasto, le caratteristiche dei buoni pasto e il contenuto degli accordi stipulati tra le società di emissione di buoni pasto e i titolari degli esercizi convenzionabili”. E’ dunque previsto un ampliamento degli esercizi convenzionati presso i quali si può usufruire del servizio di mensa.
Pertanto, oltre alle ‘normali’ mense aziendali ed interaziendali è possibile spendere i buoni pasto presso quegli esercizi commerciali in cui si pratica la vendita al dettaglio di alimentari, sia in sede fissa che su area pubblica (quindi i mercati cittadini e agricoli); gli spacci aziendali; nei mercati ittituristici; presso i locali atti al consumo sul posto dei prodotti provenienti dai fondi di imprenditori agricoli e coltivatori, ossia negli agriturismi. E’ possibile spendere i buoni mensa cumulandoli fino a un massimo di 8 ticket.
BUONI PASTO ELETTRONICI
Gli esperti dicono che questa novità potrebbe anche contribuire a far decollare il mercato dei buoni pasto elettronici, che non hanno avuto finora molto successo, forse a causa della possibilità di tracciare subito il loro uso (e l’eventuale abuso dovuto al cumulo dei biglietti).