Buono postale, controlla tra i vari strumenti di investimento. Se hai questo, preparati a cambiare vita: vale ben 89.000 euro. Pronto a vedere se sei tu il fortunato?
Saprai benissimo che i buoni postali talvolta possono valere davvero tanti soldini, soprattutto se presentano determinate caratteristiche. Fai attenzione a questo: se ce l’hai, vale ben 89.000 euro.
I buoni postali sono degli strumenti finanziari che rientrano nella categoria di investimento e risparmio. Sono dei prodotti acquistati da un privato che decide di investire una determinata somma di denaro a capitale sicuro per ottenere poi, dopo un tot di anni stabiliti da contratto, non soltanto la cifra investita ma anche gli interessi legali maturati fino al periodo di rimborso.
Si tratta sicuramente di una forma di investimento sicura e anche alquanto remunerativa anche se tutto dipende ovviamente dai tassi di interesse. Ci sono varie tipologie di buoni postali.
Ci sono per esempio quelli a scadenza a tre anni, quelli a scadenza a 6 anni e quelli che si possono stipulare anche per i minorenni. Insomma, le Poste consentono davvero a tutti di investire il capitale e di guadagnare anche degli interessi.
A proposito del valore dei buoni postali, saprai anche tu che alcuni, soprattutto se precedenti agli anni 2000, possono valere un bel po’ di soldini. Se hai questo buono postale preparati a cambiare vita: il suo valore può arrivare a quasi €90.000.
Talvolta i buoni postali possono davvero consentirci di cambiare vita, soprattutto se la loro sottoscrizione è avvenuta negli anni precedenti alla entrata in vigore dell’euro. Sai che alcuni di questi strumenti finanziari e di investimento possono consentirti di riscattare un bel po’ di soldini? Ti riportiamo un caso esemplare che ha fatto parlare tutta Italia.
Qualche tempo fa, un signore della provincia di Asti ha deciso di fare ricorso con il suo legale e servendosi anche di un’agenzia specializzata su rimborso di titoli di stato, al tribunale di Roma per una situazione molto particolare.
La persona in questione ha ritrovato due buoni postali, uno dal valore di 500 lire e l’altro dal valore di 1.000 lire, sottoscritti negli anni quaranta dal padre che oggi non è più in vita.
Facendo ricorso ad un consulente, questi ha stabilito che, considerando la data di emissione, quella di sottoscrizione e l’anno in cui ci ritroviamo, oggi quei due buoni postali hanno un valore pari a 89.000 euro circa.
Stiamo parlando ovviamente di buoni che risalgono al 1940, quando non c’era ancora la Repubblica Italiana ma in vigore c’erano le leggi del Regno di Italia. Si è stabilito che le poste italiane e il Ministero delle Finanze, debbano rimborsare tutti i crediti, anche quelli che risalgono al periodo precedente all’instaurazione della Repubblica.
Si stima che in Italia siano almeno 10 milioni i titoli di credito e strumenti di investimento quali buoni postali o bancari che sono stati sottoscritti prima della nascita della Repubblica e anche per essi si può chiedere e ottenere il rimborso.
A poter avanzare questa pretesa, non è soltanto il titolare dei buoni postali ma anche gli eredi. Soltanto una cosa si deve tenere in considerazione: la prescrizione, ossia termine temporale che potrebbe scombussolare i tuoi piani.
Attenzione però anche a studiare bene i dettagli della prescrizione perché questo termine non è detto che debba decorrere dalla data di emissione del titolo ma anche da quando il titolare del buono postale può far valere il proprio diritto.
Insomma, la situazione non è così semplice come potrebbe sembrare. In ogni caso, ci sono degli organi e degli enti specializzati proprio a richiedere consulenza e agire a tutela del consumatore nel caso di rimborso di buoni postali antichi.
Generalmente, quelli precedenti la nascita della Repubblica, quelli che presentano un certo seriale alfanumerico e quelli precedenti all’entrata in vigore dell’euro, possono valere davvero tanti soldi.
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