I Paesi di Burkina Faso e Mali sono stati autorizzati dalle attuali autorità in Niger ad intervenire nel caso in cui quest’ultima subisca un’aggressione da un altro Paese. In seguito al colpo di stato avvenuto il 26 luglio 2023 molte nazioni hanno chiesto il ripristino dell’ordine costituzionale, in particolare Ecowas ha minacciato di intervenire militarmente se ciò non avviene.
La nazione del Niger ora è sotto la guida militare ed è sostenuta sia da Mali che da Burkina Faso, altre due nazioni in cui i militari hanno eseguito un colpo di stato recentemente e sono guidate dai militari. Quest’ultime hanno dichiarato che qualsiasi azioni venga mossa da Ecowas sul territorio nigeriano verrà vista come una dichiarazione di guerra.
È arrivata la conferma che lo Stato di Burkina Faso e lo Stato di Mali sono stati autorizzati ad intervenire nel Paese nigeriano in caso quest’ultimo sia attaccato da terze parti.
Circa un mese fa c’è stato il colpo di stato in Niger che ha visto i soldati prendere il controllo della nazione destituendo le autorità in carica, una mossa mal vista da parte di tutto il mondo, e sono state numerose le nazioni intervenute diplomaticamente per chiedere di ristabilire l’ordine nel Paese.
I soldati che oggi guidano il Niger hanno deciso di dare ai due Stati vicini il via libera ad entrare nella nazione per poter difendere il territorio nigeriano in caso in cui venga attaccato nelle prossime settimane.
Olivia Rouamba, ministro degli Esteri di Burkina Faso, e Abdoulaye Diop, ministro degli Esteri di Mali, nei giorni scorsi si sono recati a Niamey in visita e sono stati ricevuti da Abdourahamane Tiane, il generale che ha guidato il golpe e che ora comanda nella nazione.
Durante l’incontro avvenuto tra i tre si è concordato l’intervento delle due nazioni in caso di attacco. Questa decisione era stata già spiegata in un comunicato in seguito alla fine della visita e resa pubblica dal segretario generale Oumarou Ibrahim Sidi che è il ministro degli Esteri in Niger.
“Hanno accolto con favore la firma degli ordini che autorizzano le forze di difesa e di sicurezza del Burkina Faso e del Mali a intervenire in territorio nigerino in caso di aggressione” queste le parole del Ministro degli Esteri del Niger.
Burkina Faso e Mali sono non solo confinanti con il Niger ma sono anch’essi guidati da militari e attraversati dalle violenze jihadiste. I militari in queste due nazioni hanno preso il potere con la forza tra il 2020 e il 2022.
Non appena in Niger si è verificato il colpo di stato, il 26 luglio 2023, a Niamey entrambe le nazioni hanno voluto esprimere la loro solidarietà alle autorità che si sono insediate in particolare hanno espresso il loro sostegno davanti alla minaccia di un possibile attacco di Ecowas.
Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, ha minacciato il Niger di intervenire militarmente nella nazione per poter ristabilire il corretto ordine costituzionale.
Se questo dovesse avvenire effettivamente, non solo per il Niger, ma anche per Burkina Faso e Mali sarebbe una dichiarazione di guerra. Le due nazioni hanno continuato a mettere in guardia l’Ecowas contro un qualsiasi tipo di attacco al Niger.
Il generale Tiani, nelle scorse ore, ha affrontato proprio l’argomento e ha chiarito che un’operazione armata di questo genere non è sicuramente una passeggiata come invece molti credono.
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