Un aumento in busta paga per alcuni lavoratori con 777 euro direttamente sul conto: questi sono i soggetti che potranno riceverli.
C’è un aumento in busta paga che i dipendenti saranno contenti di ricevere. Da luglio di quest’anno il nuovo bonus verrà applicato direttamente in busta, come da nota INPS ufficiale numero 1932 pubblicata sul sito web ufficiale. Al suo interno tutte le note operative che riguardano lo sgravio dettato il 4 maggio e introdotto sul Decreto Lavoro. Non ci dovrebbero essere sorprese o ritardi in merito, considerando che c’è una buona parte di tempo a disposizione per poter applicare le istruzioni fornite dall’INPS. Una categoria in particolare riceverà sino a 777 euro.
Aumento in busta paga a luglio: caratteristiche
Le ragioni che portano gli aumenti in busta paga a luglio sono moltissime. Prima di tutto il taglio del cuneo fiscale che si applicherà nel mese di luglio come da messaggio numero 1923, senza effetti riguardanti la tredicesima mensilità.
L’esonero contributivo è previsto dall’articolo 39 comma 1 del decreto 48/2023. Il taglio da considerare è del 2 – 3% introdotto all’interno dell’ultima manovra a disposizione.
Per questo motivo sulla busta paga a partire dal mese di luglio l’esonero contributivo verrà applicato:
- Al 6% per una retribuzione non superiore ai 2.692 euro per tredici mensilità e su base annua;
- Al 7% con retribuzione non superiore ai 1.923 euro su base annua e per tredici mensilità.
777 euro solo per questi lavoratori
Con questi aumenti che si differenziano del 6 – 7% a seconda dello stipendio percepito, si potrà ottenere un 4% ulteriore sulla retribuzione. È bene evidenziare – come ricordano gli esperti – che all’importo deve essere aggiunto anche l’IRPEF per questo il bonus potrebbe risultare leggermente più basso del previsto.
Un esempio pratico? Se la retribuzione lorda di un dipendente è di 22.500 euro all’anno, l’aumento totale sarà di 777.80 euro. Questa è una elaborazione/proiezione messa a disposizione di esperti per le maggiori testate nazionali.
Che cosa accade alla tredicesima mensilità? Come evidenzia l’INPS nel suo comunicato, il 4% riguarda l’esonero contributivo non applicato alla tredicesima. Il singolo rateo viene accompagnato dallo sgravio come dettato dalla Legge di Bilancio 2023.
Traducendo, ci sarà un esonero del 2% per tutti coloro che hanno un importo di tredicesima al di sotto dei 2.692 euro. Se viene pagata mese per mese, l’importo non dovrà superare i 224 euro. La percentuale sale al 3% nel momento in cui la tredicesima annua non supera i 1.923 euro o mensile di importo non superiore ai 160 euro.
Il datore di lavoro è quindi tenuto all’applicazione dello sgravio in busta paga, con controllo degli importi come dettato dalla legge italiana. Il messaggio INPS contiene tutte le istruzioni che serviranno per le nuove applicazioni delle regole, così da riconoscere ai soggetti dipendenti la somma che spetta di diritto. C’è ancora tempo e la comunicazione è stata mandata in anticipo, così da potersi adeguare con i conteggi corretti.