Ecco per quali categorie arriverà un aumento di 150 euro in busta paga. La misura è attesissima da tutti gli italiani.
Facciamo il punto della situazione sull’aumento di 150 euro in busta paga, un accredito che arriverà presto ad alcuni italiani. Il Governo è arrivato a un compromesso con i sindacati che chiedevano l’adeguamento dello stipendio di determinate categorie di lavoratori.
La guerra tra Russia e Ucraina sta avendo delle ripercussioni molto serie sull’Europa e in particolare sull’Italia. L’inflazione causata dalla crisi energetica e dei costi ha portato a un aumento dei prezzi senza precedenti.
Anche la ripresa dalla pandemia non è rivelata come ci aspettavamo. L’economia è ripartita lenta e i motori ci hanno messo un po’ a carburare come prima del 2020.
Sono sempre di più quindi le famiglie a rischio povertà. Aiuti concreti da parte dello Stato italiano sono necessari per i cittadini, in modo che riescano con meno difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
In particolare, ci sono delle particolari categorie di lavoratori che, secondo i sindacati, non sarebbero tutelate a sufficienza dallo Stato. Questi dipendenti statali sono spesso precari o in attesa di nuovi adeguamenti di stipendio.
Per fortuna, presto arriverà un adeguamento di 150 euro. E’ richiestissimo dai sindacati che operano in difesa di questa categoria in difficoltà. Il Governo ha accolto la richiesta e la novità dovrebbe essere introdotta già dal mese di gennaio del 2023.
Nel caso in cui non lo fosse, scoppierebbe una vera e propria guerra tra i sindacati e lo Stato, che potrebbe portare anche a delle manifestazioni pubbliche e a degli scioperi.
Ma quali sono queste categorie di lavoratori statali che chiedono da tempo che il loro stipendio subisca un adeguamento? Si tratta di un personale con il quale, prima o dopo, tutti gli italiani della nuova generazione hanno avuto a che fare.
Si tratta di figure fondamentali per l’istruzione, nelle quali le manovre dovrebbero investire.
Dei lavoratori statali sono sul piede di guerra contro lo Stato, perché chiedono maggiori tutele e un aumento degli stipendi. Con loro, i sindacati che trovano che le richieste siano assolutamente legittime.
Il Governo si sta adattando alla richiesta dei sindacati che chiedono un adeguamento degli stipendi. In particolare, attualmente sarebbero stati stanziati 500 milioni in più rispetto allo scorso anno al fine di portare a termine l’adeguamento.
Gli aumenti in busta paga dovrebbero già essere erogati nel mese di gennaio del 2023, ma soltanto per alcune categorie di lavoratori.
Le categorie in questione non sono altro che i docenti e i dipendenti del personale ATA. Alcuni di questi erano già stati interessati da un aumento in stipendio di 125 euro, che adesso saliranno a 150.
Inoltre, verranno inseriti in questa manovra anche coloro che invece non avevano fatto parte dell’adeguamento precedente. Si tratta di un’ottima notizia per questi lavoratori, che finalmente potranno vedere un aiuto concreto da parte dello Stato.
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