E’ stata aperta ufficialmente la caccia all’antico tesoro di Alarico: secondo alcune fonti storiche, si troverebbe nei pressi del fiume Busento, nel territorio di Cosenza. Si parla di circa 25 tonnellate di ori.
Questo leggendario tesoro fu depredato da Roma, nel lontano 410 d.C., dal re dei Visigoti, Alarico, appunto.
Gli scavi nel territorio cosentino si svolgeranno in rigoroso rispetto del piano operativo voluto dal sindaco di Cosenza e presidente della Provincia, Mario Occhiuto, con la supervisione di un Comitato tecnico scientifico.
Per la titanica impresa è previsto l’utilizzo delle più moderne tecnologie: è la prima volta che viene varato un vero e proprio piano di ricerca sistematica di questo tesoro.
Secondo antiche fonti storiche, come accennato in apertura, dovrebbe trovarsi nel cuore del tessuto territoriale di Cosenza e con buona approssimazione dovrebbe essere composto da una decina di carri ricolmi di ori e argenti e un candelabro sacro della religione ebraica, la Menorah, per un totale di 25 tonnellate.
Un tesoro di un valore inestimabile, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista storico: il saccheggio di Roma, infatti, per mano di Alarico, ha rappresentato la fine dell’Impero romano di Occidente e l’inizio dell’Alto Medioevo in Europa, nonché l’inizio della cristianità e del ruolo dominante del Papato.