Cadavere dell’Adigetto: arrestata Nadire Kurti, la moglie di Shefki Kurti, il 72enne scomparso e ritrovato a pezzi nel fiume.
Pare che la moglie di Shefki Kurti, l’uomo di 72 anni ritrovato a pezzi nell’Adigetto, abbia confessato il delitto del marito. La donna, arresta dai Carabinieri di Rovigo, avrebbe confessato il crimine: prima di gettarlo nel fiume, l’ha fatto a pezzi e gettato i resti nelle acque. La donna dovrà sottoporsi a diversi esami per accettarne lo stato psichico.
Nadire Kurti, la moglie di Shefki Kurti, l’uomo ritrovato cadavere nell’Adigetto, nel quale era stato gettato in pezzi, ha confessato il delitto. La vittima – di origine albanese – aveva 72 anni ed era residente a Badia Polesine, a Rovigo, da tanti anni ed era in pensione.
Nelle acque del fiume, furono ritrovati diversi pezzi del corpo dell’uomo, tranne il cranio, chiusi in sacchetti della spazzatura. Il ritrovamento avvenne tra il 28 e il 31 luglio 2022.
La donna, dunque, avrebbe anche raccontato come ha ucciso il marito: la 68enne si sarebbe recata in bagno col corpo dove avrebbe compiuto, mediante accetta, lo smembramento del corpo del consorte.
Al momento, la donna è in stato di fermo nel reparto psichiatria dell’ospedale di Rovigo ed è accusata di omicidio aggravato e distruzione e soppressione di cadavere.
Al momento, gli inquirenti stanno cercando di delineare le motivazioni che avrebbero spinto la donna a togliere la vita al marito per poi gettarne i resti nel fiume Adigetto. La donna, nel corso della sua confessione, ha anche indicato agli inquirenti – con estrema precisione – i posti in cui ha gettato le armi del crimine commesso.
Nadire era, da anni, trattata con cure psichiche: pertanto, sarà sottoposta a una nuova perizia per stabilire la sua capacità di intendere e di volere, nonché il suo grado di pericolosità.
I carabinieri hanno ritrovato, nell’abitazione della donna, diverse tracce di sangue, precisamente nella camera da letto e nel bagno. Così la donna ha confessato di aver ucciso il marito per poi fornire ai militari i dettagli delle sue azioni.
All’atto della scomparsa, i familiari dell’uomo avevano sporto denuncia alle forze dell’ordine, affinché il loro congiunto fosse ritrovato quanto prima. A fine luglio, invece, è stato effettuato l’agghiacciante ritrovamento nelle acque dell’Adigetto.
Il 24 luglio, giorno della scomparsa dell’uomo, pare che marito e moglie avessero avuto un litigio, secondo le segnalazioni effettuate in quel periodo.
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