Cadavere Adigetto: dopo sei giorni di indagini, è stato identificata la vittima. Si tratta di un uomo di 72 anni di origine albanese, residente in Italia.
Negli scorsi giorni, è stato ritrovato un cadavere, fatto a pezzi e rinchiuso in diversi sacchi per rifiuti, nel canale Adigetto. Ci sono voluti ben sei giorni per risalire all’identità della vittima. Si tratta di Shefki Kurti, un uomo di 72 anni, nato in Albania ma residente a Badia Polesine, a Rovigo. Gli inquirenti indagano per omicidio e chiedono a chiunque abbia informazioni utili sull’uomo di comunicarle alle forze dell’ordine, al fine dello svolgimento delle indagini.
Dopo sei giorni di indagini, è stato identificata la vittima del canale Adigetto: si tratta di Shefki Kurti, pensionato albanese di 72 anni che, da tempo, viveva in Italia, precisamente a Badia Polesine.
L’uomo è stato fatto a pezzi: i suoi resti sono stati divisi in diversi sacchi della spazzatura per poi essere gettati nelle acque del canale Adigetto. Le indagini sono partite proprio quando dalle acque sono emersi le parti del cadavere.
Shefki Kurti è nato in Albania. Era sposato e, da tempo, in pensione. Gli inquirenti, al momento, stanno cercando di ricostruire la vita dell’uomo e capire se qualcuno potesse avercela tanto con lui da togliergli la vita. Inoltre, si punta a scoprire anche le abitudini dell’uomo, al fine di delineare al meglio la torbida vicenda.
L’identificazione ha richiesto ben sei giorni da quando, il 28 luglio, il personale del Consorzio di Bonifica si è accorti dei resti, in primis di una gamba sinistra che ha attirato subito l’attenzione delle persone che erano sul posto.
I restanti resti sono stati trovati sotto il ponte del canale, divisi in quattro sacchi di colore nero, i quali contenevano le braccia, la testa e il busto.
L’esame autoptico stabilità quanto tempo i pezzi del corpo dell’uomo sono rimasti nelle acque del canale. Gli inquirenti indagano per omicidio. Gli inquirenti hanno lanciato un appello ai cittadini affinché si facciano avanti, qualora abbiano delle notizie utili ai fini delle indagini.
Non è la prima – e purtroppo – nemmeno l’ultima che si verifica un caso del genere: il 4 aprile, infatti, è stato rinvenuto un cadavere con la testa mozzata sulle rive del Po, a Occhiobello, contenuto in un borsone. Non si sa ancora chi è la vittima di quel ritrovamento.
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