[didascalia fornitore=”ansa”]Carabinieri/Foto di repertorio[/didascalia]
Giallo a Venezia: in un piccolo appartamento del centro storico è stato ritrovato un cadavere mummificato di un uomo. A scoprirlo è stato un ladro che aveva tentato di intrufolarsi nell’appartamento per rubare qualcosa: quando è fuggito ha lasciato la porta aperta permettendo a un vicino di scoprire il cadavere e chiamare subito il 112. Secondo i Carabinieri del Nucleo Natanti intervenuti sul luogo del ritrovamento, la salma potrebbe essere quella di Lelio Baschetti, professore di Lettere di origini romagnole, che ha insegnato nei licei di Venezia e Treviso.
La casa, in Sestriere Dorsoduro, trovata in evidente stato di degrado e abbandono, aveva al centro di una stanza un corpo mummificato: le condizioni del cadavere fanno presupporre siano trascorsi diversi anni dal momento del decesso. Proprio per questo i Carabinieri hanno ipotizzato possa trattarsi della salma del professore 75enne, che era stato cancellato dall’anagrafe del Comune nel 2013, perché del tutto irreperibile. Nello stabile sono state rinvenute anche delle bollette e altri documenti dell’uomo che lascerebbero intendere che il professore fosse ancora in vita nel 2011, ovvero quando aveva 67 anni.
Sul cadavere non sono stati identificati segni di violenza che possano far pensare a una morte traumatica, tuttavia il corpo è stato trasportato presso l’obitorio dell’Ospedale civile di Venezia, a disposizione di eventuali necessità delle Autorità.
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