[didascalia fornitore=”ansa”]Foto di repertorio[/didascalia]
La mattina dello scorso 30 aprile, in una palazzina di Tor Bella Monaca, è stato trovato il corpo senza vita di un giovane ragazzo. A riconoscere la salma presso l’istituto di medicina legale del Policlinico Tor Vergata è stato il padre: si chiamava Andrea Muoio e viveva a Rende, in provincia di Cosenza.
Il giovane di 21 anni era in cura presso il CSM (Centro Salute Mentale) locale: di lui nessuno aveva più notizie dalla sera del 28 aprile. Andrea Muoio si era allontanato da casa senza avvertire nessuno, né lasciare tracce. I familiari non sapendo come ritrovare il ragazzo ne hanno denunciato la scomparsa ai Carabinieri della Compagnia di Rende diretti dal capitano Sebastiano Maieli. A 48 di distanza dall’allontanamento, alcuni residenti di una palazzina di via Arnaldo Brandizzi, a Tor Bella Monaca, si sono imbattuti nel corpo senza vita e privo di documenti del ragazzo, in una cantina dello stabile.
Dagli accertamenti svolti dal medico legale sulla salma, non sono emersi evidenti segni di violenza, ma di traumi riferibili a una caduta. Gli inquirenti indagano dunque per accertare se si sia trattato di una caduta accidentale dalle scale, oppure di un gesto volontario. A tal proposito il padre del ragazzo ha riferito agli investigatori che già in passato Andrea Muoio aveva manifestato intenti suicidi. Per avere una chiara visione dei fatti, si attendono i risultati dell’autopsia. Continuano contemporaneamente le indagini dei Carabinieri della Stazione Tor Bella Monaca e dei militari del Nucleo Investigativo della Compagnia di Frascati.
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