[didascalia fornitore=”altro”]FOTO PIXABAY[/didascalia]
Chiusa l’indagine della Procura di Ferrara riguardante il caso della donna che partorì in casa a seguito di una caduta e che poi mise la figlia morta poco dopo la nascita nel freezer per qualche giorno. Mirka Rolfini, 40enne di Migliarin era già madre di 4 figli, quando lo scorso 2 giugno 2017 ha partorito a 7 mesi, da sola, una bimba rimasta viva per poco. La donna aveva nascosto quell’ultima gravidanza al marito. Secondo la Procura se avesse partorito alla luce del sole in ospedale, la piccola sarebbe ancora viva. Mirka Rolfini deve rispondere dei reati di omicidio colposo, occultamento di cadavere, e di ‘soppressione di stato’ per aver nascosto il corpo del neonato senza denunciarlo allo stato civile.
Secondo le ricostruzioni della vicenda dedotte dalle indagini, la 40enne aveva tenuto nascosto la gravidanza a tutti, anche al marito. Al settimo mese, in quel 2 giugno del 2017, ha avuto un malore ed è svenuta. Era in casa da sola: dopo essere caduta a terra ha partorito senza l’aiuto di nessuno: la piccola era viva, ma non ha resistito molto ed è morta. La donna, non sapendo cosa fare, travolta dal panico, ha chiuso il feto senza vita nel freezer della sua cucina.
Dopo 5 giorni, si è presentata al pronto soccorso dicendo di essere caduta in casa e di aver battuto la testa. Nessun accenno alla gravidanza, che però dagli esami è subito emersa: i medici si sono accorti dell’emorragia post partum e subito hanno condotto la donna in sala operatoria. Le hanno estratto la placenta, il cordone ombelicale e le hanno evitato una morte certa per emorragia e sepsi. I sanitari hanno poi immediatamente denunciato il fatto alla Polizia, che si è messa alla ricerca del feto apparentemente scomparso. E’ stata Mirka stessa a indicare agli agenti, due giorni dopo, dove trovare la neonata morta.
Ora gli avvocati della madre, Gianluigi Pieraccini e Monica Guerzoni, sono in attesa che venga fissata l’udienza preliminare dinanzi al giudice.