Cala di nuovo il prezzo del pellet. Dopo un anno tormentato per quanto riguarda il caro bollette, finalmente arriva una buona notizia. Ecco a quanto si potrà acquistare.
Il prezzo del pellet non è più alle stelle. Arriva la notizia che tanti aspettavano. Ecco a che costo sarà possibile comprarlo.
Il 2022 sarà ricordato come uno degli anni più neri per l’Italia e per il mondo. La crisi economica ha avuto effetti negativi anche sulle fonti primarie di riscaldamento tanto da arrivare a parlare di un drammatico caro energia.
Per 12 mesi e anche più, non solo l’Europa tutta ma il mondo intero, hanno affrontato il problema della guerra tra Russia e Ucraina cercando di attutire al meglio i colpi di una economia sempre più in crisi.
E quale momento peggiore dell’arrivo dell’inverno per portare alle stelle il prezzo dei Kilowatt? Ecco dunque che ci siamo ritrovati a far fronte a un aumento sconsiderato e spropositato delle bollette, sempre più alte ogni nuovo mese.
Tanti, all’inizio di questo anno drammatico, hanno preferito sostituire il riscaldamento tradizionale, come quello esclusivamente elettrico o a gas, con il riscaldamento a pellet, unico combustibile da poter acquistare a prezzi ragionevole, almeno fino a quando anche esso è arrivato alle stelle.
Riscaldarsi insomma, nel 2022 è diventato quasi un lusso che solo in pochi potevano permettersi. Ricorderete tutti che un sacco da 15 kg di pellet è arrivato a costare anche 15 euro in alcune sfortunate regioni italiane, 12 in quelle più fortunate.
Il 2023 tuttavia potrebbe riservare delle gradite sorprese. Arriva infatti la notizia che rincuora gli italiani: dopo una timida riduzione del costo, cala ancora il prezzo del pellet. Ecco a quanto finalmente lo potremo pagare. Forse si inizia a vedere una luce in fondo al tunnel?
Nell’anno da poco conclusosi, con il prezzo dei Kilowatt alle stelle, la crisi economica e una inflazione spaventosa, gli italiani hanno ben pensato di sostituire o integrare le classiche fonti di riscaldamento con una moderna e più efficiente (e si credeva anche economica) stufa a pellet.
Ecco però che con lo scoppio della guerra russo-ucraina, anche il costo di questo combustibile schizza alle stelle. Riscaldarsi questo inverno è stato complicato eppure gli italiani ce l’hanno fatta, con tanto sacrificio, a combattere un freddo rigido, come non lo si vedeva da anni.
Sul finire del 2022, arriva un primo, timido segnale di ripresa: il prezzo del pellet diminuisce sensibilmente ma non abbastanza da convincere i consumatori a investire su questa fonte di riscaldamento e sull’acquisto di questo combustibile.
Qualcosa però potrebbe continuare ancora a cambiare in meglio. Nel 2023 potrebbe esserci finalmente la svolta. Arriva la notizia che tutti aspettavano da tempo: cala di nuovo il prezzo del pellet.
Tutto merito della legge di Bilancio 2023 che riduce – per l’acquisto del pellet – l’IVA dal 22% al 10%. Un regalo dello stato? Non proprio. Diciamo che piuttosto è una concessione più che dovuta. A differenza degli altri combustibili come legna, tondelli e fascine che hanno da sempre l’IVA al 10% secondo una disposizione di legge risalente al 1972, il pellet è l’unico combustibile con IVA al 22%.
Fin quando il costo di un sacco di pellet si aggirava sui 5 euro, l’IVA al 22% non pesava poi tanto. Ma con gli aumenti dell’ultimo anno, questo combustibile è diventato appannaggio di pochi.
Per fortuna la situazione sembra stia per cambiare e finalmente possiamo tornare ad acquistare questa biomassa a un prezzo ragionevole. Quale? Solo 6 euro o poco meno per un sacco da 15 kg. Nei negozi e vari punti vendita, si può già acquistare il pellet a un costo inferiore rispetto a quello di qualche mese fa.
Tuttavia, si crede che questa concessione governativa potrebbe durare solo fino alla fine del 2023 per poi aumentare nuovamente con l’arrivo del 2024, anno in cui l’IVA potrebbe passare nuovamente dal 10% al 22%.
Sappiamo benissimo perché il prezzo di questo combustibile sia aumentato in maniera spropositata: tutta colpa della guerra tra Ucraina e Russia. Eppure, siamo tutti consapevoli di un fatto: la guerra tra queste due nazioni ha portato sì a una lievitazione dei prezzi ma nulla giustifica una speculazione assurda come quella che stiamo vivendo e che si sta ripercuotendo in maniera negativa sull’economia mondiale.
Il consiglio dei più furbi? Approfittare del nuovo calo del costo del pellet per fare una scorta considerevole per il prossimo inverno in modo da evitare di spendere uno sproposito tra qualche mese, quando ritornerà l’inverno.
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