Secondo i dati riportati dall’Istat nel mese di gennaio l’inflazione è scesa del 10% soprattutto per quanto riguarda i costi in bolletta, nonostante questo però continuano gli aumenti dei prezzi soprattutto dei prodotti ad uso quotidiano.
A subire il rincaro saranno in particolari i medicinali e i detersivi ma anche i servizi legati alle abitazioni. Il carrello della spesa è perciò ancora in crescita e si stima che gli aumenti saranno di +12%.
Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’Istat nella sua indagine l’inflazione ha subito un importante calo, è infatti scesa del 10% soprattutto grazie alle manovre messe in atto per fermare e ammortizzare i rincari in bolletta.
Sebbene non siano cifre ancora vicine a quelle che si registravano prima dell’inizio della guerra in Ucraina, questo è il primo mese in cui l’inflazione scende e di una percentuale abbastanza importante.
Secondo l’indagine si frana anche il rincaro dei consumi dopo che nel mese di dicembre si era registrato un innalzamento di un +11,6% e che nei mesi scorsi non era stato da meno. Tra ottobre e novembre si era visto il picco massimo di aumento degli ultimi mesi.
La situazione al momento però non è ancora delle più serene, questo perché a preoccupare sono invece gli aumenti previsti per i prodotti ad uso quotidiano e per altre categorie più specifiche.
L’indagine infatti ha mostrato che si registreranno da qui ai prossimi mesi un aumento dei costi che va dal 12% al 12,6% su moltissimi prodotti che riguardano i beni alimentari e i beni destinati alla persona.
Aumenti che si sono registrati anche nel mese di gennaio e che destano molta preoccupazione. Questo aumento dei costi ci permette di capire che l’inflazione scende unicamente per l’inversione di tendenza dei beni energetici.
L’inversione è stata possibile grazie al calo delle tariffe in particolare per l’energia elettrica e per il gas di uso domestico. Continuano ad aumentare invece alcune categorie di prodotto in particolare per gli alimentari lavorati che sono saliti ad +14,9% annuo.
Ciò vuol dire che le famiglie italiane si troveranno a confrontarsi ancora una volta con gli aumenti alimentari e con un importante innalzamento del caro vita.
Secondo le stime le famiglie italiane si troveranno a spendere almeno 2900 euro in più l’anno, queste stime sono state realizzate dalle associazioni dei consumatori.
Tra i prodotti che subiranno un aumento dei prezzi troviamo principalmente gli insaccati, prodotti surgelati e succhi di frutta nei reparti alimentari. Ci sarà inoltre un aumento anche per gli acquisti dei beni come elettrodomestici e auto.
Per i servizi di igiene si vedrà un innalzamento dei prodotti destinati alla pulizia della casa e quelli per la cura della persona. Subiranno un aumento anche i medicinali e i servizi destinati all’abitazione.
Aumentano anche i beni non durevoli, i costi dell’acqua, i beni non durevoli per la casa, i prodotti farmaceutici, le attrezzature e le apparecchiature terapeutiche, gli animali domestici e i prodotti ad essi legati.
Anche i beni durevoli come i grandi elettrodomestici, gli apparecchi per il trattamento dell’informazioni e quelli elettrici per la cura della persona.
Aumentano anche i servizi destinati alle abitazioni come quelli per la pulizia e la manutenzione delle case, e quelli legati alle raccolte acque di scarico.
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