Di calciatori italiani pagati a caro prezzo l’Inter nella sua storia non ne fa grinza. E Roberto Gagliardini, sempre più vicino ai nerazzurri, potrebbe annoverarsi tra i giocatori di casa nostra acquistati dall’Inter a peso d’oro. Il centrocampista dell’Atalanta deve sciogliere le ultime riserve e poi cambierà città, ma non colore della maglia. Classe 1994, richiesto da moltissimi club, il tuttofare dal fisico imponente sarebbe il primo regalo di questo mercato invernale per Stefano Pioli. Un investimento notevole, prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 25 milioni di euro. Da quanto tempo la Società nerazzurra non scuciva così tanti soldi per un talento italiano?
Vediamo quali sono stati gli acquisti più cari di giocatori italiani degli ultimi 20 anni da parte dell’Inter.
Nicola Ventola
Attaccante di ottime prospettive, nel 1998 approda all’Inter Nicola Ventola: al Bari vanno 21 milioni di euro. Segna sei gol alla sua prima esperienza in una grande, ma intanto viene mandato in prestito al Bologna prima e all’Atalanta poi. Nel 2001-2002 torna alla casa madre segnando 4 gol in 16 presenze. Ancora un prestito al Siena prima del trasferimento in Inghilterra e del ritorno in Italia, all’Atalanta.
Christian Vieri
L’Inter prende Christian Vieri nel 1999 per 45 milioni di euro dalla Lazio: un colpaccio. ‘Bobo’ resterà sei anni in nerazzurro, facendo coppia con Ronaldo, segnando 103 gol in 144 partite. Per cinque anni consecutivi, è il miglior marcatore stagionale della Società presieduta da Massimo Moratti. Proprio con l’Inter ci saranno problemi pure legali a causa dei pedinamenti a cui il giocatore venne sottoposto dalla Società stessa.
Angelo Peruzzi
Investe forte, nel 1999, Massimo Moratti su Angelo Peruzzi, reduce dalle tante vittorie con la maglia della Juventus. Ben 19 milioni di euro. Arriva insieme a Marcello Lippi, ma a San Siro non ripete le gioie di Torino. Pur giocando su buoni livelli, a fine anno l’Inter decide di puntare sul giovane Frey e Peruzzi viene ceduto alla Lazio. In biancoceleste rimarrà ben sette anni.
Cristiano Zanetti
Nel 2001, torna all’Inter Cristiano Zanetti, dove era arrivato ancora più giovane, nel 1998/99 non trovando però spazio e venendo dirottato in prestito al Cagliari. Al termine della stagione, i nerazzurri lo riscattano, ma ancora una volta non è quella buona. Il centrocampista va infatti alla Roma di Fabio Capello. Qui vince lo scudetto. Nel 2001, finalmente, il ritorno ad Appiano Gentile per 11 milioni di euro. Zanetti resterà cinque anni. Titolare indiscusso con Hector Cuper, perno del centrocampo, viene penalizzato dagli infortuni e dall’arrivo di Davids, Veron e Cambiasso durante la gestione Mancini. Nel 2004 perde il posto da titolare.
Francesco Toldo
Altra forte spesa per un portiere: nel 2001 arriva dalla Fiorentina Francesco Toldo per 26 milioni di euro. E’ tuttora il portiere più costoso nella storia dell’Inter. Carriera lunga quella con la maglia nerazzurra, fino al 2010, un po’ da primo portiere e un po’ da secondo, con l’avvento del brasiliano Julio Cesar. Una scelta di vita quella di rimanere all’Inter, pur avendo parecchie richieste, come secondo del brasiliano.
Francesco Coco
Francesco Coco? Un flop pagato caro, 22 milioni nel 2002 per strapparlo ai cugini del Milan (in cambio di Clarence Seedorf) dopo il prestito al Barcellona. Più sulle prime pagine di cronaca rosa che su quelle sportive, quando era agli inizi della sua carriera in rossonero veniva considerato l’erede naturale di un certo Paolo Maldini. Condizionato pure da numerosi infortuni, si è ritirato a 30 anni.
Fabio Cannavaro
Di altro livello l’acquisto sempre del 2002: Fabio Cannavaro, arrivato dal Parma per 23 milioni di euro. Eppure, non sfonda in nerazzurro, tanto è vero che rimane soltanto un paio d’anni, prima di venire acquistato dalla Juventus di Fabio Capello. Con l’Inter, appena due reti in 50 presenze: sicuramente niente di indimenticabile in un periodo in cui i nerazzurri parevano bruciare i talenti con una velocità disarmante.
Giampaolo Pazzini
Nel mercato di gennaio del 2011 l’Inter porta in nerazzurro Giampaolo Pazzini, attaccante della Sampdoria. In totale, si parla di circa 18 milioni di euro (12 più Biabiany e l’opzione su Caldirola). In blucerchiato aveva segnato 36 gol in 75 partite. C’è chi lo paragona a Christian Vieri. L’esordio è da favola: doppietta e rigore procurato per il 3-2 della Beneamata.
Il primo anno, il ‘Pazzo’ chiude don 17 gol in campionato (11 con la maglia dell’Inter). Il 29 maggio del 2011 vince il suo primo titolo della sua carriera, la Coppa Italia. L’anno dopo, prima con Gasperini e poi con Ranieri, non è più una favola. Gioca 40 partite, segnando appena otto gol. Tornato dalla tournée in Indonesia, a fine maggio del 2012, viene relegato ai margini della rosa. L’estate successiva ci sarà il passaggio al Milan.
Andrea Ranocchia
Difensore promettentissimo, che a Bari faceva coppia con Leonardo Bonucci. Nel 2010, dal Genoa, l’Inter preleva Andrea Ranocchia per 18 milioni di euro. E’ ancora una volta gennaio il mese buono per l’investimento (12,5 milioni più Destro). Il difensore è ancora in maglia nerazzurra, ma in questi anni ha ricevuto più critiche che elogi. E non è titolare. C’è stata anche un’esperienza in prestito alla Sampdoria, prima di tornare a Milano.
Antonio Candreva
Prima di Gagliardini, l’Inter aveva investito molti soldi su un altro italiano, seppure d’esperienza, ossia Antonio Candreva. Preso dalla Lazio nel 2016 per 22 milioni di euro. Un esterno offensivo di qualità, in grado di fare tanti assist per la punta principe, ossia Mauro Icardi. La sensazione, con Candreva, che i nerazzurri abbiano deciso di tornare a puntare su calciatori nostrani.
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