Per la prima volta nella storia del calcio, un giocatore professionista, nel pieno della sua attività, ha dichiarato di essere gay, e questa affermazione rappresenta un momento storico per il calcio maschile in Europa.
L’attaccante, questo il ruolo ricoperto dal giocatore in questione, ha fatto l’annuncio nell’ultima partita giocata dal suo club in campionato.
“Questa stagione è stata fantastica per me in campo”, ha detto in una nota. “Ma fuori dal campo ho nascosto il vero me. Per tutta la vita ho saputo di essere gay, e mi sento come se in questo momento fossi pronto a fare coming out ed essere me stesso”.
La persona che finalmente ha avuto questo coraggio, si chiama Jake Daniels, giocatore del Blackpool, in seconda divisione inglese, e ha solo 17 anni. E’ grazie a lui che, finalmente, si riesce a sdoganare quello che è un tabù secolare, in uno sport dove, tra addetti ai lavori e tifosi, nessuno ha mai avuto il coraggio di fare coming out.
“È un passo verso l’ignoto essere uno dei primi calciatori in questo paese a rivelare la mia sessualità”, ha aggiunto Daniels. Mentre il calcio femminile vanta diverse giocatrici di spicco, il calcio maschile non ha visto nessun giocatore dichiararsi gay e, negli spogliatoi, persistono ancora atteggiamenti purtroppo ostili.
Lo scorso fine settimana, il centrocampista del Paris Saint-Germain, Idrissa Gueye, è stato rimosso dalla rosa per la partita che la sua squadra doveva giocare con il Montpellier, sembra perché non volesse indossare una maglia color arcobaleno.
L’iniziativa faceva parte di una campagna del campionato francese contro l’omofobia e, il nazionale senegalese, è un devoto musulmano. Il PSG non ha negato le versioni né ha rilasciato una dichiarazione ufficiale.
Tornando a Daniels, ha detto di essere stato ispirato dall’esempio di Josh Cavallo, centrocampista 22enne del club australiano Adelaide United, che è l’unico uomo apertamente gay, a giocare in un importante torneo di massima serie del calcio mondiale.
Ma nessun calciatore finora aveva dichiarato la sua omosessualità in un campionato come quello inglese, forse il più famoso del mondo. “Ho odiato mentire per tutta la vita e ho sentito il bisogno di cambiare per adattarmi”, ha detto Daniels.
“Voglio essere un modello con questo. Ci sono persone nel mio stesso spazio che potrebbero non sentirsi a proprio agio nel rivelare la loro sessualità. L’unica cosa che voglio dirti è che non devi cambiare chi sei o come dovresti essere, per adattarti. Devi essere te stesso ed essere felice, questo è ciò che conta di più”.
Daniels ha detto che i suoi colleghi di Blackpool sono stati di supporto, dopo aver rivelato loro la sua sessualità. Il club del North West English ha affermato di essere “incredibilmente orgoglioso” che Daniels “è stato in grado di raggiungere un livello in cui si sentiva autorizzato a esprimersi dentro e fuori dal campo”.
La Federcalcio inglese ha affermato che Daniels è una “ispirazione” per questo sport. L’unico gay dichiarato, a giocare nelle divisioni professionistiche del calcio inglese, era Justin Fashanu, che però aveva dato l’annuncio della sua omosessualità nel 1990, quando già aveva smesso di fare il calciatore.
L’ex attaccante del Nottingham Forest e del Norwich City, venne poi trovato morto in un garage londinese, il 37 anni di età. La Justin Fashanu Foundation lo descrive come “il primo calciatore professionista apertamente gay“. Il calcio in Inghilterra e non solo, sta ancora lottando per sradicare i canti omofobici in alcune partite. Grazie a Daniels, speriamo cambieranno molto le cose.
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